Nella conferenza stampa tenuta allo stabile occupato di via Bardonecchia 151, oltre a presentare pubblicamente la nuova occupazione abitativa nel quartiere di Pozzo Strada, le famiglie insieme al collettivo Prendocasa hanno voluto denunciato il continuo aumento degli sfratti in città: nel 2014 gli sfratti eseguiti sono stati 4.643. Torino è la seconda città per numero di sfratti, uno ogni 227 famiglie; la media italiana degli sfratti è di uno ogni 334 famiglie.
Questi dati governativi effettuati dal Ministero dell’Interno rappresentano il fallimento delle politiche abitative nella nostra città e manifestano, in tutta la loro aggressività, le direttive del Governo Renzi sul tema della casa.
L’atteggiamento delle istituzioni locali continua ad essere quello di favorie i privati e non il pubblico, alimentando speculazioni e rendita per palazzinari e grandi gruppi immobiliari: la dismissione dell’edilizia residenziale pubblica (ERP) per favorire l’ housing sociale, ha aumentato il numero di famiglie senza soluzioni allo sfratto, aumentando i profitti dei privati e/o delle banche che ottengono in concessione dal Comune ampi spazi di territorio edificabile a basso costo.
La continua speculazione edilizia in città, l’inadeguatezza delle politiche socio – abitative, l’intreccio fra politica e i palazzinari, alimenta un emergenza che fa aumentare i profitti, potremmo dire, a partecipazione mista – pubblico/privata – mentre continua a crescere l’impoverimento sociale causato dalla crisi e dalla mala gestione del patrimonio pubblico: migliaia di case lasciate vuote da Atc, immobili pubblici abbandonati e non riconvertiti ad uso abitativo dall’amministrazione comunale – oltre 50mila fra case ed edifici. Questo tipo di governance del territorio produce migliaia di sfratti senza produrre soluzioni reali per le famiglie senza casa.
All’interno della trasmissione Titanic, in onda su RadioBlackOut ogni martedì dalle 18.30 alle 19.30, abbiamo intervistato Patrizia, occupante di via Bardonecchia: