Il Coordinamento di lotta per il diritto alla casa ritorna in piazza o meglio nella centralissima
piazza San Secondo, il salotto buono della nostra città. Cosa accadrebbe se dovesse ad un tratto
trasformarsi in un campeggio per senza tetto ? Il pavè è stato appena rifatto, le nostre schiene
potrebbero dormire sonni tranquilli, Quale casa migliore per le nostre famiglie !!
Certo il nostro sindaco non gradirebbe che si smentisse il suo ottimismo e che certe storie di
malessere sociale turbassero le sue visioni. Vasi fioriti, morbide rotonde, san pietrini in ordine e
enolandia cosa ci azzeccano con le seccature quotidiane delle famiglie. Mancano i soldi per
pagare le bollette, il lavoro dura troppo poco, l’affitto è diventato insostenibile, bisogna farsi
prestare i soldi per i libri scolastici, e così via.
Insomma, il campeggio per i senza tetto trasformerebbe il salotto buono in un incubo per chi,
come il sindaco, vede la città come il luogo frequentato dalla “possidenza”, ma potrebbe invece
suonare la sveglia sul mondo reale per tutte le persone che hanno a cuore la vita civile dell’intera
comunità cittadina.
In questa situazione di crisi sociale le prime persone in difficoltà sono i migranti. E’ già una
ingiustizia quest’ordine del malessere, perché colpisce persone che contribuiscono più di altre alla
formazione della ricchezza della città e alla tutela della coesione sociale delle famiglie nate e
vissute sul nostro territorio. Non si può pensare di rispedirli tutti a casa come fossero dei pacchi,
dicendo che per adesso non ci servono. Neppure si può dire ai nostri connazionali di risolvere le
loro difficoltà ricorrendo alla solidarietà familiare, prosciugando i magri risparmi della generazione
che li ha preceduti. Eppure l’assessore ai Servizi Sociali pensa e dice senza vergognarsi proprio
queste cose !!
Sabato vogliamo rappresentare il piazza San Secondo tutto questo e vogliamo scoprire con i
cittadini che parteciperanno, di quanta malafede, di quanta difesa cieca degli egoismi e delle
ricchezze, sono composti gli appelli ai sacrifici che ci vengono rivolti, gli obblighi che vengono
imposti alle famiglie del popolo, alle famiglie di via Allende, a tutte le famiglie che affollano le
graduatorie atc nell’attesa senza fine di una casa popolare, a tutte le persone che hanno già perso
il posto di lavoro, a quelle che rischiano di perderlo. Vogliamo riaffermare dei diritti, in primo luogo
quello alla casa e al lavoro, vogliamo che i diritti siano la risposta ai bisogni di vita e di civiltà.
Perché non può esserlo il mercato che seleziona sempre per censo ed esclude dai suoi riti quelli
che non possono pagare, quelli con redditi precari o troppo modesti.
In piazza cercheremo di capire a che punto è la crisi, quella reale delle nostre vite di tutti i giorni.
In piazza perché è in spazi aperti e pubblici che si costruisce la solidarietà e una azione comune.
Non possiamo accettare che lo Stato premi con soldi pubblici chi ha la responsabilità della crisi,
quelli che hanno fatto soldi con i soldi. Non sono le banche da finanziare ma il lavoro, progetti di
vita reale, i bisogni reali delle persone e delle comunità.
Ad asti è stata occupata da sei famiglie in emergenza abitativa una palazzina di proprietà
pubblica, che altrimenti sarebbe rimasta abbandonata all’incuria e al vandalismo. E’ una azione a
cui attribuiamo un alto valore simbolico. Sei famiglie spogliate dalla “crisi” fino al rischio della
coesione familiare, sei famiglie che non vogliono farsi denudare dal mercato e che si riappropriano
del maltolto, si riappropriano di un diritto esercitandolo, senza delegare a nessuno la loro
responsabilità, il loro pensiero, la loro volontà si essere umani.
Nel pomeriggio si discuterà di tutto questo in una assemblea allargata ai movimenti piemontesi
di lotta per la casa, di Torino, Alessandria, Vercelli e Novara. Si discuterà di legalità, di rapporto
con le istituzioni, di bisogno abitativo insoddisfatto e degli strumenti per soddisfarlo, si parlerà di
autorganizzazione, di buone azioni civiche, di difesa del lavoro, di democrazia partecipata.
PROGRAMMA:
-) ORE 8 RITROVO IN PIAZZA SAN SECONDO ,DOVE SI MONTERANNO SIMBOLICAMENTE QUALCHE TENDA, E SI ALLESTIRà IL PRESIDIO SOTTO I PORTICI DELLA FARMACIA
-)ORE 16 ASSEMBLEA CON LE REALTà PIEMONTESI DI LOTTA PER LA CASA INTERVERRANNO ALESSANDRIA TORINO VERCELLI
-) ORE 9 DUE PANINI IN COMPAGNIA, ALLIETATI DA UN PICCOLO SPETTACOLO TEATRALE : “Quasi come Hemingway" , DI ANTONIO CARLETTI