Questa mattina doveva avere luogo il secondo accesso di sfratto per Patience e i suoi due bambini.
La rete per il diritto alla casa e lo sportello casa prendocasa-torino ha seguito, fin dall’ inizio il caso di questa famiglia; dalle ore 8.00, si è cercato di fare un lavoro di comunicazione per gli abitanti del quartiere San Paolo, raccontando la truffa abitativa di subaffitto che Patience ha subito, per la quale rischia di essere cacciata di casa e rimanere senza una sistemazione per lei e i suoi bimbi. Il quartiere ha risposto con un’immediata solidarietà, interessandosi alla vicenda, prendendo volantini e manifestando tutta la propria vicinanza alla donna. Si è creato così nell’ arco di un paio d’ ore un forte supporto sociale di opposizione allo sfratto.
Grande supporto sia emotivo che politico è stato portato dai genitori del comitato di quartiere vanchiglia i cui figli sono compagni di scuola dei figli di Patience. Insieme alla rete contro gli sfratti per il diritto alla casa, si sono esposti in prima persona per la difesa del diritto all’ abitare.
La richiesta portata avanti da Patience e tutti noi, era semplicemente e legittimamente di avere concesso un po’ di tempo in più, per permettere a lei di trovare un altro alloggio adeguato e economicamente accessibile.
Verso le 12.00 si sono presentati il padrone di casa, l’ ufficiale giudiziario e l’ avvocatessa del privato. Non c’è stata da parte loro (in particolare l’ avvocato e il proprietario hanno dimostrato una sconcertante insensibilità alle esigenze sacrosante poste dalla donna) nessuna intenzione nè decenza nel concedere quel poco tempo che gli era stato richiesto e che Patience sarebbe stata addirittura disponibile a pagare.
E’ stata la forza della ragione e l’ unione delle persone che sono accorse per opporsi a questo sfratto ormai imminente a determinare lesito positivi della giornata: sfratto rinviato all’8 giugno.
Ascolta l’intervista a Pier Paolo su radiobalckout con il resconto e la cronistoria della giornata: