Fonte:Infoaut.org
E mentre continua senza sosta la difesa delle case di via
Marsala, una parte degli occupanti e dei compagni e delle compagne di
Prendocasa si sono spostati a palazzo Gambacorti, sede del Comune.
Momenti concitati all’interno dell’edificio: le forze dell’ordine hanno
provato ad impedire l’ingresso dei compagn* nella sala dove è riunita la
giunta comunale, tafferugli nei quali chiaramente i manifestanti hanno
avuto la meglio.
In questo momento è in corso l’occupazione della giunta comunale.
[h 16] E’ lunga la giornata in via Marsala: continua l’assedio
delle forze dell’ordine alla palazzina, continua la resistenza degli
occupanti e dei solidali.
Diverse voci si sono rincorse durante la mattinata su un possibile
rinvio dello sgombero…soltanto voci!
L’unica cosa certa è la determinazione delle otto famiglie, che come più
volte avevano ripetuto nelle scorse settimane, non lasceranno le loro
case.
Ad oggi questa posizione è ancora più chiara: non c’è più spazio per le
prese in giro, le famiglie non si fanno intimidire dalle camionette e
dai reparti antisommossa.
Via Marsala Resiste!Via Marsala non si tocca!
[13:00] Solo la lotta paga!Sgombero rimandato di 48
ore per motivi di ordine pubblico e per motivi di salute degli
occupanti.
Nel frattempo sono molti gli abitanti del quartiere che si sono
avvicinati e hanno portato la loro solidarietà agli abitanti di via
Marsala.
[12:15] Mentre l’assessore alle politiche abitative Zambito
conferma la sua infamia distaccandosi, in un’intrevista, da quanto sta
accadendo in Via Marsala e sottolineando che il comune ha fatto quanto
poteva, il presidente della Regione Toscana Rossi si sta mettendo in
contatto con il prefetto: vista la determinazione di quanti sono
presenti in via Marsala, per questioni di ordine pubblico, si tenta di
trovare altre vie risolutive diverse da quelle dell’uso della forza.
In prefettura è riunito in questo momento il tavolo per l’ordine
pubblico e la sicurezza: a quanto pare nessuno si può più nascondere, è
il momento delle prese di responsabilità, è il momento di additare i
colpevoli di una situazione abitativa disastrosa in città.
Intanto gli occupanti e i solidali hanno lanciato un pranzo
sulla Toscoromagnola per le 13:30, invitando tutti e tutte a
partecipare, portando la propria attiva solidarietà alle otto famiglie.
[11.30] Il Dott. Serravalle ha visitato alcuni degli occupanti
certificando la loro intrasportabilità per gravi problemi di salute.
indagini e firmato l’ordinanza di sgombero.
Nel frattempo pare che a livello regionale alcuni esponenti
istituzionali si stiano muovendo per cercare una soluzione che non
preveda l’entrata delle forze dell’ordine nello stabile. I tentativi di
contattare il comune cadono ancora nel nulla: irreperibili tutte le
segreterie e tutti gli assessori.
Cresce la rabbia degli occupanti sempre più determinati a difendere le
proprie case.
[10.15]Molti degli occupanti non possono essere
trasferiti per problemi di salute, in arrivo un medico per le
certificazioni.
Nel frattempo un esponente del Pd, abitante di Riglione, si è
avvicinato allo stabile mostrando totale disinteresse ponendosi in
continuità con l’ateggiamento dell’amministrazione comunale
[ore 10:00] Via Toscoromagnola bloccata dalle forze dell’ordine
in tenuta antisommossa. I tentativi di contattare il comune lo vedono
latitante.
PISA-Il quartiere di Riglione si è svegliato presto e
rumorosamente questa mattina: sono le 8:45 e diverse camionette della
polizia si avvicinano allo stabile di Via Marsala occupato il 13 marzo
scorso da otto famiglie.
Appare già chiara la determinazione degli occupanti a resistere: ritmi
che ricordano quelli No Tav di quest’inverno accolgono le forze
dell’ordine.
Un centinaio di solidali è già accorso nel cortile dello stabile.
Oggi è un giorno vergognoso per le istituzioni della città di Pisa: dopo
la farlocca presa di posizione del consiglio comunale del 15 aprile
scorso, durante il quale, a seguito dell’occupazione della sala da parte
di circa 150 persone, i consiglieri si sono espressi a favore del
blocco dello sgombero e si sono fatti promotori della ricerca di
possibili soluzioni alternative.
Le assessore al sociale e alle politiche abitative, in seguito, si sono
proposte come mediatrici per una trattativa con la proprietà. Sul tavolo
della trattativa non c’erano però solo gli interessi delle otto
famiglie, ma l’intento del comune di utilizzare questa lotta per dare
una concretezza a strumenti di mediazione abitativa che fin’ora non ha
avuto la capacità di applicare.
L’attuale situazione, con un ingente spiegamento di forze dell’ordine e
la volontà delle famiglie di resistere, non lasciano spazio ad alcuna
trattativa.
A Pisa oggi si palesa la fine della democrazia: la città è in mano agli
speculatori, ai tanti Pampana, ai quali il comune ha deciso di stringere
la mano usando come merce di scambio la vita di queste otto famiglie,
34 persone, 17 minori.
COMUNE VERGOGNA!PAMPANA VERGOGNA!
VIA MARSALA RESISTE!