Pochi giorni fa avevamo dato notizia della nuova occupazione di uno stabile in via Bardonecchia 151 a Torino, che da spazio abbandonato da tempo è diventato una casa per decine di famiglie sotto sfratto o in difficoltà economiche.
In questi giorni sono iniziati i lavori di ristrutturazione per renderlo abitabile, nell’ormai consueto silenzio assordante delle istituzioni che in una delle città col più alto numero di sfratti annuali continua a nascondere la testa sotto la sabbia e a mandare avanti la forza pubblica invece che prendersi le proprie responsabilità di fronte a un’emergenza abitativa dilagante.
È infatti notizia delle ultime ore che la Prefettura di Torino starebbe procedendo per autorizzare e organizzare lo sgombero della palazzina con la scusa della mancanza di acqua corrente, rimettendo così per strada decine di famiglie, molte delle quali con bambini piccoli.
Una decisione inaccettabile e irresponsabile di fronte alla quale le famiglie occupanti, assieme allo Sportello Prendocasa, hanno già annunciato di volersi opporre. Una decisione che puzza inoltre di speculazione, poiché è noto che il Comune di Torino, per coprire i disastrosi buchi di bilancio, ha intenzione di procedere a una nuova ondata di vendita e cartolarizzazioni di stabili di sua proprietà alla Cassa Deposito e Prestiti, che detiene tra gli altri anche l’edificio occupato di via Bardonecchia.
Per opporsi allo sgombero gli/le occupanti invitano ad attraversare e conoscere lo spazio e portare solidarietà.
Da domani si apriranno tre giornate di iniziative che culmineranno in un corteo per le vie del quartiere sabato 4 luglio, con appuntamento alle 17 davanti allo spazio popolare Neruda – Pozzo Strada.
Per maggiori informazioni rimandiamo alla pagina dell’occupazione, mentre per chi volesse sostenere lo spazio servono materassi e materiale per la cucina.
Basta sfratti, basta sgomberi! Difendiamo lo Spazio Popolare Neruda, casa per tutti/e!