Sono riprese le resistenze agli sfratti. La tanto decantata proroga annunciata dal comune ancora non si vede ma soprattutto non ne sortiscono gli effetti. Molte famiglie torinesi continuano a rivolgersi agli sportelli casa sparsi in città continuando a fidarsi sempre più di compagn*, attivist* e solidali per cercare di strappare insieme a loro una proroga che possa permettergli di avere del tempo necessario per potersi organizzare di fronte all’imminente sfratto.
Anche oggi la resistenza della famiglia di Joy è riuscita ad ottenere un rinvio. Al contrario di quello che vorrebbero farci credere le istituzioni, gli sfratti non si fermano e le famiglie continuano a ricevere risposte negative dagli enti preposti per la casa popolare (sempre meno, pronta a scomparire per dare spazio alla truffa del housing sociale): la richiesta di emergenza abitativa ormai è pura formalità. È un ufficio nel quale vieni inserito in una lunghissima lista in attesa di poter accedere (per i più fortunati) ad una casa popolare. Ad oggi questa lunghissima lista rimane tale, i requisiti per accedervi diventano sempre più irraggiungibili dai più. Insomma, uno strumento reso inutile dalle politiche fallimentari sulla casa che crea sconforto e isolamento nelle persone che cercano di ottenere delle soluzioni concrete al disagio abitativo dilagante in città.
Rompere l’isolamento delle famiglie e/o dei singoli si può. Potrà sembrare uno slogan ma non è così: la lotta per la casa rompe l’isolamento; non solo regala piccole soddisfazioni (o vittorie fate voi) riuscendo ad ottenere le proroghe ma permette anche di creare comunità, gruppi di persone che si aiutano reciprocamente.
Questo permette l’unica vera moratoria sugli sfratti in città. La ripresa della dignità ridà ossigeno e vitalità alle famiglie che intraprendono questo percorso. Incontrare la solidarietà della gente comune che magari non ha il tuo problema ma ne condivide le ragioni rimette in moto quella fiducia in se stessi persa o abbandonata.
Per questo facciamo appello a quanti vogliono contribuire ad aiutare le famiglie che in questi giorni scenderanno in strada per difendere la propria casa. I prossimi appuntamenti sono: 17/9 via bergamo 11; 17/9 via vanchiglia 41; 18/9 via rocciamelone 16.
In tempo di crisi, creare spazi di solidarietà attiva e costruire comunità in lotta sono modi per uscire dall’apatia e dall’individualismo nelle quali le istituzioni ci vorrebbero relegare.
Ci vediamo nelle strade! Per tutti l’appuntamento è alle ore 8