Al contrario di quanto viene scritto sulla cronaca locale, agli sfratti in città non si da un freno. Continuiamo a ripeterlo perchè ci sembra importante contrastare la narrazione tossica della stampa mainstream che utilizza un linguaggio pieno di speranza e di buoni propositi atto ad evocare una soluzione in tempi brevi.
Renzi docet…
All’articolo di ieri, uscito sulla Stampa, che dava spazio ad un clamoroso calo degli sfratti, poniamo un dato di realtà che ben diverge dalla solita propaganda istituzionale: in una giornata due gli sfratti difesi dalle famiglie dell’ex spazio Neruda che insieme agli sfrattati sono riusciti ad ottenere entrambi i rinvii.
Questo è un fatto. Ma tornando all’articolo di ieri, qui non si tratta di fare le pulci ad un 5% di calo degli sfratti ma di entrare nel merito dell’emergenza casa. Resta comunque insufficiente un calo di questa portata a fronte di migliaia di famiglie sotto ricatto dall’incubo sfratto. E poi ci chiediamo come si possa sbandierare un dato di questo genere (nei primi sei mesi sono calati del 5% rispetto all’anno scorso) senza tenere conto delle tante famiglie sfrattate nei mesi e negli anni precedenti e che oggi si trovano sparsi per la città in angusti box riutilizzati come alloggi di fortuna o assistiti per un tempo limitato da associazioni o enti religiosi (ultima trovata del comune pur di non dare soluzioni concrete e definitive al disagio abitativo).
Anche qui, non ci interessa discutere la filantropia, quando questa si manifesta, degli enti religiosi, ma invece mettiamo a critica le politiche abitative promosse dalle istituzioni che producono solo sfratti e sgomberi.
Questo è un altro fatto. Il resto, sono solo chiacchiere e propaganda istituzionale.