Piovono 610

Come succede ormai da tempo in città, le famiglie dello Spazio Popolare Neruda hanno resistito con un muro popolare allo sfratto della famiglia di Albino nel quartiere di San Paolo. Si tratta di uno dei tanti casi con cui siamo costretti a confrontarci ogni giorno: Albino ha 69 anni e l’invalidità a causa di una grave cardiopatia e del diabete, come tanti ha perso il lavoro e lui e la sua famiglia si sono trovati a non poter più pagare l’affitto.
Il picchetto antisfratto è durato molte ore, da una parte la famiglia barricata in casa e in preda alla paura di potersi ritrovare da un momento all’altro sulla strada e dall’altra ufficiale giudiziario, con scorta di carabinieri, non disposta a concedere un rinvio, neanche di fronte a condizioni di salute gravi nel mese più caldo dell’anno. Proprio la paura e l’agitazione in una situazione come questa hanno fatto aggravare le condizioni di salute di Albino, per cui si è reso necessario l’intervento del 118.
Questa famiglia ha provato diverse volte a rivolgersi ai servizi sociali e alle istituzioni e le uniche proposte che hanno ricevuto sono state casa di riposo per lui con assorbimento della pensione di invalidità e dormitorio per la moglie e per il figlio ventenne, in due strutture distinti, separando il nucleo familiare.
Noi abbiamo resistito fermamente fino a che, in mancanza di un accordo, l’ufficiale giudiziario è ricorso nuovamente allo strumento del 610, lo sfratto a sorpresa, strumento sempre più frequente per smorzare le resistenze agli sfratti, che tiene sotto continuo ricatto lo sfrattato e che serve alle istituzioni per “liberarsi” delle responsabilità politiche e delega il problema alla questura che lo gestisce come problema di ordine pubblico.
Di fronte a situazioni come queste, ci siamo noi che continueremo a lottare per il diritto di tutti ad avere un tetto sopra la testa e il diritto di tutti ad avere una vita dignitosa, in contrapposizione con le istituzioni che rispondono, quando non intervengono i manganelli della polizia, con “soluzioni” che non sono dignitose, come è successo ad Albino questa mattina e come continuerà a succedergli nei prossimi mesi con la minaccia del 610.
Continueremo inoltre sempre a opporci a politiche che innescano assurde situazioni di guerra tra poveri, lottando contro speculatori e palazzinari e contro a tutte quelle politiche volte a conservare i privilegi dei soliti noti e a criminalizzare chi non riesce a sottrarsi alla morsa della crisi, chi occupa e in generale chi lotta per la dignità.
CASA PER TUTTE E TUTTI, SFRATTI PER NESSUNO