Diritto alla casa vs diritto alla proprietà e deliri pre-elettorali

Tre giorni fa un’interpellanza parlamentare oggi promette un esposto in procura. Non si ferma il delirio tutto personale dell'”onorevole” Ghiglia evidentemente in cerca di pubblicità in vista della  sua canditatura a sindaco di Torino per il centro destra.

L’importante ulteriore rinvio , benché di soli 14 giorni,  ottenuto ieri dalla rete sociale per il diritto alla casa torinese grazie ad un picchetto anti sfratto organizzto dall sportello casa di zona san paolo (maggiori informazioni e cranaca della giornata sul relativo  blog:  http://il-legale.noblogs.org/post/2011/02/03/322/) si è poi trasformato in una occpuazione alla sede della circoscrizione locale.

Questo il fatto che ha fatto “scatenare” le ire del Ghiglia nostrano che dopo aver chiesto chiarimenti sull’eventuale identificazione e denuncia dei responsabili, minaccia addirittura esposto in procura contro presunti reati di omissione. Un precisa scelta di campo, molto più apprezzabile dell’equidistanza tanto cara alla sinistra istituzionale cittadina di cui La stampa si fa espressione nelle sue pagine dando voce anche alle rivendicazione della proprietaria dell’appartamento (oops scusate di tutto quel palazzo e non solo), in difesa del diritto alla prorprietà (e soprattutto alla rendita che da questa se ne ricava).

Ci premeva quindi sottolineare questo aspetto perché sempre più la crisi, lungi dall’essre superata od in superamento, obbligherà anche gli incerti a scegliere da che pare stare se dalla parte di chi difende il diritto alla speculazione e alla rendita oppure dalla parte di chi, come noi, pensa ancora che la casa sia un diritto … e guai a chi lo tocca!