Alla notizia della mancata assegnazione di numerosi alloggi popolari, è esplosa la rabbia degenerata poi in violentissimi scontri con la polizia
La città di Adrar (1540 km a sud-ovest di Algeri) questa notte si è trasformata in un campo di battaglia dove si sono scontrati unità della polizia in assetto antisommossa e giovani manifestanti.
La scintilla che ha acceso gli animi e ha dato inizio ad azioni di guerriglia urbana è stata provocata dalla pubblicazione dell’elenco dei beneficiari dell’assegnazione di case popolari: delle 16 mila richieste ne sono state assegnate solo 375.
Essendo prevedibile un’esplosione di rabbia popolare la polizia aveva già aumentato preventivamente le proprie unità nella città.
Nonostante ciò i dimostranti non si sono scoraggiati e già ieri pomeriggio si sono verificati violenti scontri davanti alla sede della municipalità durante i quali gli agenti hanno utilizzato granate lacrimogene per sedare la protesta che è nuovamente esplosa nella notte, questa volta in punti sparsi della città.
Ciò ha messo a dura prova le forze dell’ordine trovatesi a dover fronteggiare in durissimi scontri giovani armati di pietre bastoni e spranghe.
Il bilancio della nottata di fuoco è di otto agenti feriti e quattordici manifestanti arrestati.