Rondissone, sfratto rinviato… nonostante vincenzi

Questa mattina una 15cina di compagni ,amici e solidali si sono dati appuntamento a Rondissone per impedire uno sfratto nei confronti di una famiglia che aveva la sola colpa di non riuscire a pagare le spese condominiali, per questo, per poco più di 3000€ una famiglia con gravi problemi e priva di ogni entrata economica, se non i soliti lavori in nero e che ha comunque ha sempre regolarmente pagato l’affitto si sarebbe ritrovata in strada. L’assessore alle politiche sociali VINCENZI dopo essere stato contattato dalla famiglia tempo fa non ha fatto nulla per risolvere la situazione anzi ha illuso la famiglia dicendo che una soluzione l’avrebbe trovata. Dove era l’assessore VINCENZI oggi?

Ancora una volta di fronte al disagio sociale si presenta la solita scena, la proprietà che vedendo il presidio chiama le forze dell’ordine, loro che arrivano e immediatamente identificano tutti i presenti e per non sbagliare anche l’avvocato, poi si attende l’arrivo dell’ufficiale giudiziario che applicando un suo modus operandi decide che tutto ciò che dice l’avvocato è opinabile e se la proprietà vuole lo sgombero, sgombero sarà anche con l’uso della forza, la situazione è in ebollizione.

A questo punto mentre le istituzioni latitano anche se il comune dista 20 metri dall’edificio sotto sfratto interviene il parroco del paese che immediatamente accusa la proprietà dicendo che è inammissibile che si butti la gente in mezzo ad una strada x 3000€ e che si farà carico lui di recuperare tale somma.

L’incaricato della proprietà piagnucola dicendo che lo sfratto si deve eseguire, i presidianti non mollano e il solerte ufficiale giudiziario accetta una proroga sino al 30 settembre.

Ora abbiamo più respiro per organizzarci meglio faremo in modo di aiutare questa famiglia ma se la situazione non si dovesse sbloccare il 30 settembre saremo di nuovo al nostro posto a difendere un diritto e un bisogno primario,

la casa non si tocca!

basta sfratti