Via Marsala: il giorno della vergogna

 
Ascolta l’intervista che abbiamo effettuato come prendocasa torino a Marri:
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Alla fine, politica e forze dell’ordine della città pisana hanno
raggiunto il loro tanto agognato obiettivo: lo sgombero della palazzina
di via Marsala, occupata da una decina di famiglie in emergenza
abitativa.
Ma certo, questa storia non finirà qui..!

Per legittimare l’atto indegno, hanno utilizzato tutta la panoplia dei
mezzi al servizio della disinformacija: diffamazioni, criminalizzazione,
ritratti a tinte fosche degli occupanti e dei loro sostenitori, fino
alla pura e semplice menzogna.  E così, chi ha subito l’offesa sparisce
mentre sale in primo piano l’ "aggressione"  (nei fatti inesistente9 ad
un sindaco che ha brillato per inefficacia e incapacità d’intervento
nella città che amministra.

Lo sgombero dell’immobile di proprietà della famiglia Pampana è in atto
dalle 6 di questa mattina. Dopo l’arrivo di numerosi blindati e di un
ingente schieramento di forze dell’ordine, le famiglie che da due mesi
occupavano lo stabile hanno lasciato le abitazioni. L’edificio posto
sotto sequestro, uomini donne e bambini in mezzo alla strada.

Dai giornali locali, una breve cronaca della "grande operazione di
legalità":

08:50 I sigilli sono stati posti ovunque. Nel
frattempo le famiglie hanno esposto uno striscione sulla Toscoromagnola
che recita: "Questa è la vostra legalità, otto famiglie in mezzo alla
strada!"
08:20 La polizia ha finito il sopralluogo e sta
ponendo i sigilli in tutti gli ingressi: l’immobile è sottoposto a
sequestro preventivo. Le famiglie continuano a rimanere per la strada
sulla Toscoromagnola, in attesa che qualcuno gli comunichi il da farsi.
Per le 11 è stata indetta una conferenza stampa in piazza Garibaldi.

Nel corso della giornata i/le redattori/trici di Infoaut/Pisa
aggiorneranno più compiutamente sui fatti…

Resistere per esistere.

Il progetto Prendo Casa
Torino esprime piena solidarietà alle famiglie di via Marsala, le
quali continuano a resistere allo sgombero della palazzina occupata.

La resistenza delle
famiglie occupanti, insieme ai compagni ed al quartiere tutto,
dimostra ancora una volta come la forza collettiva possa fare davvero
la differenza di fronte alla vergognosa decisione delle istituzioni
che, incapaci di rispondere ai bisogni reali dei cittadini, svela il
suo vero volto, schierando forze di polizia a difesa di palazzinari e
speculatori.

Non sappiamo come andrà
a finire, ma quello che oggi le 8 famiglie ci insegnano e che la
difesa per il diritto alla casa e’ d’obbligo per tutti quei soggetti
sociali che non vogliono pagare la crisi.

Resistere e’ l’unica
soluzione.

Pisa:per via Marsala è il Giorno della Resistenza.

Fonte:Infoaut.org

[h 17:30] Tafferugli nel Palazzo del Comune.

E mentre continua senza sosta la difesa delle case di via
Marsala, una parte degli occupanti e dei compagni e delle compagne di
Prendocasa si sono spostati a palazzo Gambacorti, sede del Comune.
Momenti concitati all’interno dell’edificio: le forze dell’ordine hanno
provato ad impedire l’ingresso dei compagn* nella sala dove è riunita la
giunta comunale, tafferugli nei quali chiaramente i manifestanti hanno
avuto la meglio.
In questo momento è in corso l’occupazione della giunta comunale.



[h 16]
E’ lunga la giornata in via Marsala: continua l’assedio
delle forze dell’ordine alla palazzina, continua la resistenza degli
occupanti e dei solidali.
Diverse voci si sono rincorse durante la mattinata su un possibile
rinvio dello sgombero…soltanto voci!
L’unica cosa certa è la determinazione delle otto famiglie, che come più
volte avevano ripetuto nelle scorse settimane, non lasceranno le loro
case.
Ad oggi questa posizione è ancora più chiara: non c’è più spazio per le
prese in giro, le famiglie non si fanno intimidire dalle camionette e
dai reparti antisommossa.
Via Marsala Resiste!Via Marsala non si tocca!

 

[13:00] Solo la lotta paga!Sgombero rimandato di 48
ore per motivi di ordine pubblico e per motivi di salute degli
occupanti.
Nel frattempo sono molti gli abitanti del quartiere che si sono
avvicinati e hanno portato la loro solidarietà agli abitanti di via
Marsala.



[12:15]
Mentre l’assessore alle politiche abitative Zambito
conferma la sua infamia distaccandosi, in un’intrevista, da quanto sta
accadendo in Via Marsala e sottolineando che il comune ha fatto quanto
poteva, il presidente della Regione Toscana Rossi si sta mettendo in
contatto con il prefetto: vista la determinazione di quanti sono
presenti in via Marsala, per questioni di ordine pubblico, si tenta di
trovare altre vie risolutive diverse da quelle dell’uso della forza.
In prefettura è riunito in questo momento il tavolo per l’ordine
pubblico e la sicurezza: a quanto pare nessuno si può più nascondere, è
il momento delle prese di responsabilità, è il momento di additare i
colpevoli di una situazione abitativa disastrosa in città.
Intanto gli occupanti e i solidali hanno lanciato un pranzo
sulla Toscoromagnola per le 13:30
, invitando tutti e tutte a
partecipare, portando la propria attiva solidarietà alle otto famiglie.



[11.30]
Il Dott. Serravalle ha visitato alcuni degli occupanti
certificando la loro intrasportabilità per gravi problemi di salute.

Intanto sul posto è giunto il magistrato Mantovani che ha condotto le
indagini e firmato l’ordinanza di sgombero.
Nel frattempo pare che a livello regionale alcuni esponenti
istituzionali si stiano muovendo per cercare una soluzione che non
preveda l’entrata delle forze dell’ordine nello stabile. I tentativi di
contattare il comune cadono ancora nel nulla: irreperibili tutte le
segreterie e tutti gli assessori.
Cresce la rabbia degli occupanti sempre più determinati a difendere le
proprie case.

[10.15]Molti degli occupanti non possono essere
trasferiti per problemi di salute, in arrivo un medico per le
certificazioni.
Nel frattempo un esponente del Pd, abitante di Riglione, si è
avvicinato allo stabile mostrando totale disinteresse ponendosi in
continuità con l’ateggiamento dell’amministrazione comunale


[ore 10:00]
Via Toscoromagnola bloccata dalle forze dell’ordine
in tenuta antisommossa. I tentativi di contattare il comune lo vedono
latitante.



PISA
-Il quartiere di Riglione si è svegliato presto e
rumorosamente questa mattina: sono le 8:45 e diverse camionette della
polizia si avvicinano allo stabile di Via Marsala occupato il 13 marzo
scorso da otto famiglie.


Appare già chiara la determinazione degli occupanti a resistere: ritmi
che ricordano quelli No Tav di quest’inverno accolgono le forze
dell’ordine.

Un centinaio di solidali è già accorso nel cortile dello stabile.

Oggi è un giorno vergognoso per le istituzioni della città di Pisa: dopo
la farlocca presa di posizione del consiglio comunale del 15 aprile
scorso, durante il quale, a seguito dell’occupazione della sala da parte
di circa 150 persone, i consiglieri si sono espressi a favore del
blocco dello sgombero e si sono fatti promotori della ricerca di
possibili soluzioni alternative.

Le assessore al sociale e alle politiche abitative, in seguito, si sono
proposte come mediatrici per una trattativa con la proprietà. Sul tavolo
della trattativa non c’erano però solo gli interessi delle otto
famiglie, ma l’intento del comune di utilizzare questa lotta per dare
una concretezza a strumenti di mediazione abitativa che fin’ora non ha
avuto la capacità di applicare.

L’attuale situazione, con un ingente spiegamento di forze dell’ordine e
la volontà delle famiglie di resistere, non lasciano spazio ad alcuna
trattativa.

A Pisa oggi si palesa la fine della democrazia: la città è in mano agli
speculatori, ai tanti Pampana, ai quali il comune ha deciso di stringere
la mano usando come merce di scambio la vita di queste otto famiglie,
34 persone, 17 minori.

COMUNE VERGOGNA!PAMPANA VERGOGNA!

VIA MARSALA RESISTE!

 

                                                                                       
Ascolta Marri (Progetto PrendoCasa-Pisa)
 
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la casa è un diritto! BLOCCHIAMO TUTTI GLI SFRATTI!

Crescentino (VC)
Fonte: http://www.piratidellerisaie.tk/


vittoria delle cuffie in Agitazione e del neonato Comitato vercellese "CASA X TUTTE/I"
ottenuta la proroga dello sfratto per una lavoratrice Phonemedia!

LA CASA è UN DIRITTO! BASTA SFRATTI!
Questa
mattina dalle ore 9 in via Mazzini 11 a Crescentino c’era un clima
strano, volantini, striscioni, via vai di attivisti sociali e
lavoratori/trici Phonemedia.

Una lavoratrice Phonemedia è sotto
sfratto esecutivo, fin da subito abbiamo voluto portare una solidarietà
attiva con un picchetto antisfratto all’entrata dell’abitazione.
Una
donna senza reddito, senza lavoro e in attesa della cassa integrazione
in deroga, a tutto ciò si aggiunge il fatto che per 40 mq paga circa
300 euro mensili, un vero e proprio sciacallaggio…e bisogna
aggiungere che è un’abitazione che comporta diversi rischi per la
salute, in quanto gli impianti elettrici sono impresentabili e
pericolosi, ed inoltre le mura presentano diverse infiltrazioni che
generano un’umidità esagerata.

Verso le 11,15 si presentano
gli assessori del Comune di Crescentino, i quali ci garantiscono che si
troverà una soluzione all’emergenza abitativa, noi ascoltiamo,
punzecchiamo e ci leghiamo il nodo che ci farà tornare in loco per
costruire un tavolo permanente sulla questione casa.

Un po’ dopo
mezzogiorno si presenta l’ufficiale giudiziario, spaesato per la
presenza di numerose persone in solidarietà con la signora sotto
sfratto, entra dentro e dopo una chiaccherata fra noi, l’assessore e la
signora strappiamo una proroga fino a metà luglio!
una prima
vittoria per il neonato comitato vercellese "casa x tutte/i" e per le
cuffie in Agitazione Phonemedia, un primo importante passo che ci darà
una maggiore determinazione in futuro.

——————
volantino-comunicato distribuito oggi

La
crisi si scaraventa direttamente sulle nostre vite, la mancanza di
garanzie sociali e di reddito ci gettano in una situazione gravissima,
la crisi non è una velina di giornale e lo si vede sulla pelle dei
lavoratori e delle lavoratrici.

Il numero degli sfratti aumenta sempre più, il diritto ad avere un tetto sopra una testa viene quotidianamente violato.

Migliaia
di cassaintegrate/i, precari/e, disoccupate/i, pensionati/e e migranti
vivono una condizione di perenne squilibrio sociale.

Oggi, siamo
qui per rivendicare il diritto alla casa, e più in generale un welfare
che sappia garantire chi oggi non è coperto da nessuna garanzia sociale.

Il
diritto al reddito e ad una certezza lavorativa sono paralleli al
diritto alla casa; eseguire sfratti a famiglie, single o a nuclei non
tradizionali che stanno pagando lo scotto della crisi è una truffa!

La
crisi morde le caviglie degli ultimi e fa arricchire i soliti noti, in
primis palazzinari e speculatori che in maniera sconsiderata e
scellerata continuano ad aumentare il costo degli affitti mettendo con
le spalle al muro i poveri affittuari che sono obbligati a sottostare
ai costi a loro imposti. Bisogna convertire questa tendenza, requisendo
le case sfitte lasciate alla rendita speculativa, riconvertendole ad
uso sociale ed abitativo.

La nostra presenza davanti a questi
palazzi, inoltre, è per solidarietà ad una lavoratrice Phonemedia, una
donna che da mesi non vede né stipendio (da settembre), né diritti e
sta ancora aspettando la cassa integrazione in deroga da mesi promessa.

Oggi
questa rete sociale fatta da attiviste/i sociali e da lavoratori e
lavoratrici phonemedia si è messa in moto per costituire legami di
solidarietà fra tutti i soggetti più deboli e per resistere ogni giorno
alla crisi.

Chiediamo alle istituzioni locali di bloccare
sfratti e mutui per tutti i lavoratori e le lavoratrici in crisi,
bisogna creare un reale welfare locale che ci faccia accedere a servizi
e reddito!

Nei prossimi giorni attiveremo uno sportello per il diritto alla casa con recapito telefonico per urgenze sfratti o simili.

CUFFIE IN AGITAZIONE Phonemedia – Comitato vercellese "CASA X TUTT@"

Asti:un mese di occupazione in via Allende

Il 10 Aprile 2010 sei famiglie e
la rete per il diritto alla casa hanno
sottratto all’abbandono e all’incuria un edificio di proprietà pubblica,
per
usarlo come domicilio e come luogo di incontro aperto a tutti coloro che
vogliono reagire alle ingiustizie di questa società.

Un gesto che abbiamo spiegato più volte è un gesto contro
l’immoralità del
lasciare inutilizzato un patrimonio pubblico a fronte dell’emergenza
casa e a
fronte del sempre più impattante consumo del suolo.

Da quella data storica è passato un mese e vogliamo raccontare
quest’esperienza, un ‘esperienza di condivisione e alternativa alla
crisi che
tutti noi viviamo, un’esperienza che sta facendo crescere la convivenza
tra
persone e che sta regalando anche motivi di riflessione a chi passa a
condividere un po’ del suo tempo in Via Allende.

Per questo celebreremo quella data con due appuntamenti che aprono
riflessioni su crisi attuali e passate, con amici che vengono da lontano
a
raccontarci un’ altra esperienza di lotta e ondivisione,
riappropriazione e
responsabilizzazione, un modo per mettere insieme idee e pratiche su
diritti e
lavoro.

Per questo motivo sia domenica e lunedì con l’assemblea aperta a
tutte le
realtà sociali sono appuntamenti importanti a cui non mancare.

A un mese dall’occupazione vogliamo raccontarvi la nostra esperienza e
confrontarci insieme sulle questioni del diritto al reddito e
all’abitare
attraverso due importanti appuntamenti in Via Allende:

– DOMENICA 9 MAGGIO

h 19.00Aperi-cena di
solidarietà

h 21.00Dibattito "Una
risposta ai diritti negati: l’esperienza delle fabbriche autogestite
argentine
".

Interverranno: Enrico Riboni (esperto
delle
fabbriche

autogestite argentine) e Reinaldo Gimenez
(operaio della

Zanon – Fa.SinPat., la più nota esperienza
di
autogestione).


LUNEDI’ 10 MAGGIO 

h 20.30Assemblea
aperta
a un mese dall’occupazione.

Presentazione del
cortometraggio su Via Allende e dibattito a seguire: bilancio e
prospettive
della nostra esperienza.

 

Cena benefit SportelloCasa-Torino

Oggi
più che mai famiglie, precari, studenti, migranti si trovano nella
condizione di dover affrontare spese sempre più onerose e affitti
sempre più elevati, con il risultato che non si riesce ad arrivare alla
fine del mese.

Il
numero degli sfratti per morosità sta subendo una crescita esponenziale
e sempre più persone rischiano di ritrovarsi in mezzo ad una strada
dall’oggi al domani.

 

Ed è per questo che all’interno del centro sociale Askatasuna, è nato lo Sportello Casa, un luogo, aperto a tutti/e, dove poter ricevere consulenza legale e informazioni dirette sugli sfratti completamente gratuite.

Sportello Casa come strumento di orientamento per capire come bisogna comportarsi di fronte ad un avviso di sfratto, un luogo dove trovare informazioni e solidarietà per chi la crisi non intende pagarla.

Lo Sportello Casa è aperto tutti i martedì dalle 19.30 alle 21.00 presso
il Centro Sociale Askatasuna in C.so Regina Margherita n. 47".