Sfratti e raccolta porta a porta: un mercoledì “movimentato” a Livorno

picchetto_antisfratto_livornoGiornata movimentata per i comitati dell’ex Caserma Occupata impegnati su più fronti. Dalle ore otto e trenta era previsto un picchetto antisfratto sugli scali D’azeglio. Una famiglia in difficoltà, dopo aver pagato per anni un affitto al nero, doveva essere sfrattata con l’ausilio della forza pubblica. Nonostante le promesse la famosa tregua elettorale non è stata mai applicata e gli sgomberi continuano a ritmi serrati.

Durante la mattinata il presidio si è ingrossato ,grazie anche alla partecipazione di numerosi occupanti delle strutture abitative di via Ernesto Rossi  e via degli Asili nonchè di diversi cittadini solidali. Poco prima di mezzo giorno si sono presentati sul posto l’ufficiale giudiziario e all’avvocato della proprietà. Gli stessi, senza neanche entrare all’interno del palazzo hanno richiesto l’intervento della forza pubblica.

Dopo pochi minuti è arrivata una pattuglia dei carabineiri a cui è stato impedito l’accesso all’interno dell’abitazione. La trattativa è durata pochi minuti, sia il comitato che la famiglia in questione non avevano nessuna intenzione di abbandonare l’appartamento senza una reale soluzione. In alternativa sono stati chiesti almeno 3 mesi di rinvio. L’ufficiale giudiziario ha allora chiesto un intervento più deciso dei carabinieiri che non è stato eseguito sia a causa delle numerose persone presenti davanti al portone sia probabilmente per non “turbare” la campagna elettorale a pochi giorni dal voto. Vedendosi costretti a cedere alla fine è stato concesso un rinvio di 15 giorni.

Successivamente la protesta si è spostata  in comune dove in quel momento si stava svolgendo la riunione di giunta. La famiglia in questione ha avuto un veloce colloquio con il nuovo assessore alla casa. Ma non sembra che vi siano soluzioni neanche dal punto di vista emergenziale. Contemporaneamente, intorno alle 10, una delegazione del comitato disoccupati e precari era presente ad  un incontro con il nuovo assessore all’ambiente Gulì. Al centro della discussione il progetto, presentato alcuni mesi fa, per iniziare la raccolta differenziata porta a porta (e un centro riuso e riciclo) anche a Livorno. Un progetto che se approvato potrebbe creare decine di posti di lavoro , oltre ad essere un servizio ecologico importante per i cittadini.

All’ultimo incontro con il vecchio assessore Grassi era presente anche un dirigente Aamps che si era impegnato a trovare un eventuale capannone da utilizzare per il centro riuso e riciclo. Notizia di oggi, La stessa azienda ha deciso di defilarsi definitivamente mandando un lettera in cui afferma di non avere a disposizione nessuna struttura a loro avviso idonea. Se questa è la risposta ufficiale per quanto riguarda un progetto “semplice” e poco dispendioso quale il centro riuso e riciclo ,immaginiamo quale potrà essere quella per la raccolta differenziata..

L’assessore si è impegnato a stimolare alcuni uffici tecnici che dovranno giudicare la “reale fattibilità” dei progetti. Per la prossima settimana è previsto un successivo incontro.

A breve il comitato presenterà un’altra proposta concreta. Un progetto per aprire a Livorno una struttura ricettiva per giovani e turisti (un ostello della gioventù). Da anni l’amministrazione comunale sponsorizza la cosiddetta  vocazione turistica della nostra città ma ad oggi, dopo la chiusura di Villa Morrazzana, non esiste una struttura simile che possa assolvere questo compito.
Come nel precedente progetto l’aspetto “innovativo” è quello di coniugare la possibiliutà di offrire nuovi posti di lavoro  e contemporanemamnete dare un servizio utile su un fronte molto importante come quello turistico.

Comitato disoccupati e precari

Tutti i giovedì ore 18 Comitato diritto alla casa tutti i lunedì ore 21:30
Presso l’ex Caserma Occupata in via Adriana 16

21 febbraio 2013

da www.senzasoste.it

Anche i pompieri di Madrid e Canarie non collaboreranno negli sfratti

espana_sfrattiContinua con forza la lotta contro gli sfratti in tutta la penisola iberica. Dopo l’iniziativa intrapresa dai fabbri di Pamplona, che si negano di collaborare in caso di sfratti esecutivi, ora è la volta dei pompieri. Dapprima quelli di A Coruña (Galizia), sostenuti successivamente da quelli catalani. L’azione esemplare di tre giorni fa dei pompieri galiziani che hanno dato il “ben servito” all’ufficiale giudiziario incaricato di eseguire lo sfratto di un’anziana signora, rappresenta una continuità di opposizione al fenomeno degli sfratti, mentre il 16 febbraio scorso in cinquanta città iberiche sono state attraversare in contemporanea da molteplici cortei per il diritto alla casa e contro gli sfratti. Ma l’iniziativa dei pompieri non solo ha valore per il rifiuto ad intervenire ma anche per la solidarietà espressa dagli stessi che hanno esposto uno striscione contro gli sfratti sul loro camion.

Notizia fresca è invece il rifiuto di partecipare ad azioni di questo tipo anche da parte dei pompieri della Comunità di Madrid e quelli delle Canarie. Attraverso due comunicati di uno dei grandi sindacati spagnoli CCOO, i primi hanno fatto sapere che non “contribuiranno ad aumentare le disuguaglianza e la miseria che soffre la classe lavoratrice”, prendendo parte quindi all’iniziativa intrapresa dai pompieri galiziani e seguita da quelli catalani. Stesse intenzioni per quanto riguarda i vigili del fuoco delle Canarie, che ricordano come l’apertura di abitazioni da parte di questo corpo d’emergenza sono legali solo nel caso in cui esiste un rischio concreto per le persone o beni materiali che sono dentro l’abitazione in questione.

Continuano quindi ad aprirsi quegli spazi collettivi di solidarietà, frutto anche del lavoro dei comitati Stop Desahucios (Stop sfratti) che da molti mesi ormai lavorano a stretto contatto nelle realtà cittadine per difendere dagli sfratti quelle persone che continuano a perdere la casa. Un fenomeno frutto di una crisi economica e che non fa altro che mettere in crisi e contrastare concretamente chi nel nome della speculazione e dei propri interessi, non si fa scrupoli a lasciare migliaia di famiglie in mezzo alla strada.

da infoaut