Nella città vetrina…NOI VENIAMO “PRIMA”! #SenzaCasaNonSOStare

Dopo l’iniziativa di protesta di ieri sera, lunedì 28 dicembre, davanti al Teatro Regio di Torino durante la prima di “Roberto Bolle and Friends” ,le famiglie occupanti dello Spazio Popolare Neruda hanno scritto un comunicato nel quale descrivono il senso politico della manifestazione che, oltre alla lotta per la casa, ha supportato anche le rivendicazioni dei lavoratori dello spettacolo:

Abbiamo da poco concluso un lungo, ma efficace presidio ad un’importante prima teatrale del Regio di Torino. Era da tanto tempo che sentivamo l’esigenza di fare in modo che tutti si ricordassero che Torino è soprattutto la capitale degli sfratti.
Siamo arrivati di sorpresa davanti all’ingresso del teatro verso le 19 e lì abbiamo preso posizione affinchè i bambini, insieme ad alcuni lavoratori dello spettacolo, riuscissero ad eseguire la performance (nonostante un ingente dispiegamento di agenti in anti sommossa) che si erano preparati: una delle nostre rivendicazioni era infatti il diritto ad una cultura libera ed accessibile a tutti e per questo abbiamo scelto il Teatro Regio, simbolo della cultura d’elitè, della cultura dei pochi che se la possono permettere.
 

regio_casa00Una bimba dell’occupazione durante la preparazione del loro spettacolo

Il nostro presidio è durato più di 2 ore, in cui molti di noi hanno preso parola per raccontare, non più i drammi di chi ha perso il lavoro, la casa e le possibilità di una vita agiata, ma la determinazione di chi ha deciso di lottare per riprendersela.
Abbiamo cominciato col riprenderci la casa, occupando una scuola abbandonata. Abbiamo continuato col riprenderci le “comodità” minime (che dovrebbero essere garantite a tutti), costruendo con i nostri pochi soldi docce e cucine. Ora ci siamo ripresi il posto che ci spetta: in prima fila, davanti a tutti coloro che sono abituati a guardare da un’altra parte al nostro passaggio, obbligandoli a confrontarsi con noi.
Come abbiamo spiegato in quella sede, ci siamo stufati di dover fare la parte di quelli che chiedono la carità, parte che non ci siamo cuciti noi addosso, ma che ci è stata affibiata da altri. Ora che siamo tanti e siamo uniti, il percorso della lotta è quello che abbiamo deciso di percorrere.


regio_casa01Un momento del presidio

E nonostante qualcuno pensi il contrario, decidere di lottare per la dignità e per il miglioramento delle nostre condizioni di vita è una precisa scelta politica, indipendentemente dal fatto che si tratti di lotta per la casa, per la propria terra, per l’istruzione o contro un lavoro (sempre se c’è) precarizzato e precarizzante.

Verso le 8.30, poco prima dell’inizio dello spettacolo, siamo riusciti a far entrare una nostra delegazione che parlasse davanti al pubblico impellicciato dello spettacolo. Questo è il volantino che abbiamo letto sul palco:

“Noi siamo coloro che lottano per la propria dignità.
Noi siamo le famiglie costrette ad occupare una casa per poter dormire al caldo d’inverno.
Noi siamo disoccupati o lavoratori precari.
Noi siamo coloro che sognano un futuro migliore per i nostri figli.
Alcuni di noi hanno fatto molti chilometri per inseguire questo sogno.
Noi, nonostante tutte le difficoltà e differenze, siamo uniti nella ricerca e nella lotta per realizzare questo desiderio.
Ma siamo anche quelli che vengono messi al margine della società, relegati a chiedere assistenza o carità.
Noi siamo quelli che, nonostante le scarsissime risorse, facciamo la nostra parte per far circolare l’economia di cui tanto ci si preoccupa.
Ci siamo stancati di tendere la mano per un tozzo di pane.
Oggi vogliamo riprenderci un po’ di visibilità, uscire dall’oscurità in cui ci hanno relegato perchè vogliamo riprenderci la vita che ci hanno tolto, anche se l’interruzione della sfilata infastidisce.
Oggi siamo qui, alla prima del Teatro Regio perché vogliamo mostrare l’altra faccia di Torino, quella dei disoccupati, dei precari, degli sfrattati, e che si contrappone alla vetrina che ci vogliono propinare.
La città del futuro, la smart city, è solo un’ illusione, perché la realtà è quella di migliaia di persone che continuano a pagare la crisi, che perdono il lavoro e di conseguenza la casa. La città del futuro è quella in cui il denaro pubblico viene utilizzato per opere inutili, dove gli ospedali chiudono e le scuole crollano; dove centinaia di case sono vuote, sfitte, mentre colate di cemento vengono versate per costruire edifici, grattacieli che non servono certo a noi, ma a riempire le tasche dei soliti palazzinari, banchieri e politicanti.
Bisogna costruire e riqualificare le case popolari, offrire i servizi essenziali come scuola e servizi sanitari gratuiti, assistenza sociale reale e trasporti funzionanti e accessibili.
Lo sfarzo e il lusso che la minoranza dei Torinesi sfoggiano in queste occasioni non può nascondere il disagio sociale che ormai dilaga.
La “ povertà economica” è sempre più sinonimo di “povertà culturale”.
Anche noi vorremmo vedere il balletto al teatro regio, ma il prezzo di un biglietto corrisponde ad una parte dell’affitto o al costo della spesa per i nostri bambini.
Il diritto ad una cultura libera ed accessibile a tutti è un’esigenza che siamo qui oggi a rivendicare insieme a tutti i diritti fondamentali, primo tra tutti avere un tetto.
Facciamo infine un grandissimo ringraziamento a tutti i lavoratori dello spettacolo che ci hanno sostenuto e che ci hanno aiutato a preparare questa iniziativa. Grazie di cuore, ci siamo divertiti molto a lottare insieme!

“Tuttavia, pur girando a vuoto, chi è costretto ad abbandonare il proprio paese mantiene la propria identità e si improvvisa un tetto. Fatto di cosa? Di abitudini, credo, della materia prima della ripetizione, trasformata in rifugio. Le abitudini vogliono dire parole, opinioni, gesti, azioni, persino il modo di portare il cappello”.

( John Berger, E i nostri volti, amore mio, leggeri come foto)

Spazio Popolare Neruda: ecco fin dove siamo arrivati!

Questa è una breve cronistoria di questo mese e mezzo passato nell’occupazione di Corso Ciriè 7. Abbiamo voluto scrivere questa sorta di diario per due principali motivi: il primo è per farci conoscere, per far conoscere il nostro percorso e la nostra lotta, anche per chi magari è ancora un po’ diffidente verso lo spazio Neruda.

Il secondo motivo è perchè anche noi avevamo bisogno, arrivati a questo punto, di fermarci un attimo a guardare la strada percorsa fin’ora, per acquistare maggiore consapevolezza di noi, dei nostri limiti e delle nostre forze.

Riappropriarci di questo edificio in disuso non ha certo esaurito la nostra lotta, ma abbiamo fatto un piccolo passo verso il miglioramento delle nostre vite e quelle dei nostri figli. Ma questo non ci basta.

Noi siamo diventati una comunità, una grande famiglia in cui tutti possono entrare attraverso la solidarietà, la condivisione e la giusta determinazione di coloro i quali hanno voglia di far valere i propri diritti. Abbiamo cominciato risolvendo l’enorme incubo di non avere una casa, ma sono molti altri gli aspetti della nostra vita per cui vogliamo e abbiamo bisogno di lottare. Quindi questo “diario” ha molte pagine ancora da scrivere ed è destinato ad arricchirsi.

Con questo preambolo vi auguriamo quindi buona lettura!

Stay tuned!

#SenzaCasaNonSOStare #CasaRedditoDignitàPerTutti

Le Famiglie dello Spazio Popolare Neruda

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  • occupazione31 ottobre 2015
    Inizia qui la nostra storia. Ma in verità era iniziata molto prima. Questo è il giorno in cui, dopo lo sgombero di via Bardonecchia 151, abbiamo deciso di riprenderci una casa. Quello di avere un tetto sopra la testa è un diritto per noi fodamentale, ma non sembra dello stesso avviso l’amministrazione comunale che ci ha chiuso tutte le porte in faccia, da quelle dell’emergenza abitativa a quelle dell’assistenza sociale.

https://www.facebook.com/spNeruda/videos/194123757590351/?theater
(qui il nostro video che racconta la situazione abitativa in città)
Con l’occupazione a scopo abitativo dell’ ex istituto conciario di Corso Ciriè 7 infatti abbiamo voluto, oltre a riprenderci una casa, denunciare non gli affari speculativi dei privati con la complicità delle amministrazioni, il continuo abbandono di strutture pubbliche e i continui fallimenti delle politiche socio-abitative del Comune.
In questo giorno ci siamo riconquistati quella dignità che meritiamo, con anche l’intenzione di costruire con il quartiere nuovi spazi di aggregazione e didiscussione.

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  • 1 Novembre
    Essendo alle porte dell’inverno, avevamo chiesto una mano a tutta la cittadinanza per raccogliere i beni di prima necessità per passare le prime notti all’occupazione. Nell’appello abbiamo chiarito per cosa lottiamo tutti i giorni:

“Vogliamo risposte dal sindaco Fassino e da tutta l’amministrazione.
Vogliamo che venga messa in atto la moratoria sugli sfratti.
Vogliamo che la questione abitativa non venga gestita come problema di ordine pubblico o attraverso politiche d’emergenza.
Vogliamo una nuova edilizia popolare, assegnazione del patrimonio pubblico in disuso agli sfrattati e la requisizione degli appartamenti sfitti.
Vogliamo canoni d’affitto, bollette e costi della vita calmierati in base al reddito.”

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  • 3 Novembre
    festa 1Come avevamo detto, in questo giorno abbiamo fatto la prima iniziativa di apertura al quartiere. Siamo andati alla scuola materna di fianco a noi e abbiamo invitato mamme e bambini a passare il pomeriggio con noi. Ci siamo tutti divertiti moltissimo!

https://www.facebook.com/spNeruda/videos/195200034149390/?theater

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  • 5 Novembre
    Questa è stata un grande giornata di lotta! Abbiamo organizzato per due famiglie in difficoltà ben due muri popolari!
    Il primo era per Patience, da sola con tre figlie, che sta subendo il pignoramento della sua casa venduta all’asta. Era un quarto accesso, ai primi tre ha resistito da sola, ma con il nostro supporto come famiglie dello Spazio Popolare Neruda Patience non ha avuto più paura e non si è sentita sola! Ora fa parte della nostra grande famiglia.

sfratto 2Così è stato anche per Teresa e la sua famiglia. Qui però avevamo a che fare con il palazzinaro più efferato di Torino: il proprietario di casa di Teresa è Giorgio Molino, proprietario di 1850 appartamenti in città e fuori, indagato per decine di questioni legate al malaffare, compreso sfruttmento della prostituzione.
In questa occasione il rappresentante di Molino ha dichiarato apertamente (come testimonia una registrazione audio in nostro possesso) che la linea di condotta scelta dal palazzinaro è quella di richiedere lo sfratto a sorpresa (art. 610) già dal secondo accesso, rifiutando qualsiasi possibilità di mediazione con le famiglie in difficoltà per morosità incolpevole. Se questo è quello che vuole, anche noi le rifiuteremo da questo giorno in poi…

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  • 7 Novembre
    Un’altra giornata di lotta! Ma questa volta non si tratta di resistenza agli sfratti.
    In occasione di una pomposa festa per celebrare il trentennale del piano regolatore all’ex Caserma de Sonnaz, siamo andati a dire la nostra a Fassino e Chiamparino, facendogli notare che la situazione in città è tragica e non c’è proprio niente da festeggiare.
    piano regolatoreOvviamente non abbiamo potuto dirglielo di persona perchè come al solito le forze dell’ordine si mettono al servizio di chi questa città la sta uccidendo e ci hanno addirittura spintonati co scudi e manganelli in mano, mentre noi tenevamo i nostri figli sulle spalle!
    Anche le dichiarazioni di Fassino ci hanno lasciato l’amaro in bocca: il nostro Piero ha affermato che le tesi e le teorie di chi lotta per il diritto alla casa avrebbero portato alla morte di Torino. Abbiamo quindi risposto con un comunicato chiedendo, visto che Fassino oppone la vita di migliaia di persone ai profitti di pochi, chi si sta macchiando realmente dell’omicidio di questa città e dei suoi abitanti…

compl hassiaNoi per conto nostro continueremo a cercare di costruire un’alternativa per i nostri figli e per i molti bambini che vivono nello Spazio Popolare Neruda, per chi vive con vergogna e difficoltà una crisi che di certo non ha provocato, per la città migliore che si sta mettendo in movimento.
Fortunatamente la sera ci siamo riscaldati il cuore festeggiando i tre anni di Hassia!

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  • 10-14 Novembre11214057_197004383968955_4956032540268348167_n
sfratto 1

10/11 Muro popolare contro lo sfratto di Omosefe!

 

 

 

 

 

 

 

 

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12/11 Festa dei bambini

12065826_198178757184851_3236340059984812891_n14/11 Torneo di scopone

 

 

 

 

 

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  • 17 Novembresfratto 3
    Continuano i muri popolari: Mosè, Christy e i loro quattro bimbi che rischiano di essere sbattuti in mezzo a una strada. Ma nonostante l’ufficiale giudiziario sia passato alle 17 (orario non di rito!), siano intervenuti i carabinieri, alla fine abbiamo vinto noi!

 

 

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  • 19 Novembre

12246680_200545313614862_692034271081554924_nNasce il comitato civico “Salvare la pelle!”, formato da professori, ex allievi e persone che vogliono tutelare la memoria storica dell’ex istituto conciario. Fin dai primi giorni gli ex professori erano venuti a visitare il loro vecchio posto di lavoro, raccontandoci con passione la storia dell’istituto:
https://www.facebook.com/spNeruda/videos/199870240349036/?theater
Abbiamo quindi lanciato una conferenza stampa per l’istituzione di questo comitato che già aveva prodotto un appello:
https://www.facebook.com/notes/le-famiglie-dello-spazio-popolare-neruda/appello-alla-cittadinanza-e-alle-istituzioni-per-salvare-listituto-baldracco-di-/200038930332167
e di cui molti giornali hanno parlato. Ma questo è secondo noi l’articolo che più di tutti ha centrato l’obiettivo di questa collaborazione tra noi e il Comitato.
http://www.valsusanotizie.it/2015/11/19/emergenza-casa-corso-cirie-quando-occupare-serve-a-tutti/
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L’intensa giornata continua con una bellissima serata benefit alla Cavallerizza Reale Occupata!
–> Dalle 19 APERITIVO MULTIETNICO
–> Dalle 21 PROIEZIONE “Si, se puede!”
–> Dalle 22.30 REGGAE MUSIC a sostegno delle 40 famiglie!
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  • 20 Novembre
    Altra giornata di divertimento ed autofinanziamento!
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Concertino dal balconcino!

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Errico canta male!

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Maria e Zaccaria si scatenano!

https://www.facebook.com/spNeruda/videos/201006326902094/?theater
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  • 22 Novembre
    E’ una domenica, giorno in cui abbiamo deciso di far partire un’assemblea aperta a tutti coloro che hanno il problema della casa. Si parla di solidarietà, cooperazione, lotta e fratellanza! I numeri sono alti e lo diventeranno ancora di più!12250090_201655750170485_8053624088013642870_n

Per fare in modo di allargare la nostra grande famiglia e poter aiutare tutti quelli che hanno bisogno di una mano per far valere il proprio diritto alla casa abbiamo istituito anche due giorni fissi alla settimana in cui andare a volantinare e parlare con la gente.

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  • 23 Novembre
    Altro giorno di collaborazione con i nostri vicini: si ripulisce corso Ciriè dalle foglie secche che il Comune sta lasciando lì a marcire!

http://www.torinotoday.it/cronaca/video-m5s-spazio-neruda-foglie.html
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  • 25 Novembre
    Esce il primo numero della nostra rivista aperiodica “SenzaCasaNonSOStare”!

https://issuu.com/lefamigliedellospaziopopolareneruda/docs/fanzaneruda/1?e=0
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  • 28 Novembre12249936_201909133478480_1287465092189951264_n
    Prima assemblea aperta al quartiere. Volevamo ricambiare tutta la generosità ricevuta dai nostri vicini aprendo le porte della nostra nuova casa a qualunque abitante o comitato di quartiere che avesse bisogno di uno spazio o che avesse proposte e progetti da realizzare.12289571_203592239976836_9120167108657719314_n

Alcuni giovani del quartiere, principalmente universitari, ci hanno presentato altri due bellissimi progetti che sono già partiti: uno è la creazione di un ORTO SINERGICO, per cui stiamo raccogliendo materiali di recupero per costruirlo, l’altro è la LUDOTECA POPOLARE con doposcuola e ripetizioni gratuite.

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  • 29 Novembre12311190_203936273275766_818284675009983046_n
    Continuano le assemblee della domenica e sempre più persone, una volta rotto il ghiaccio esprimono i loro bisogni e la voglia di intraprendere un percorso collettivo! Si continuano anche ad organizzare i muri popolari!

 

 

 

 

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  • 3 Dicembre
    12321313_205359963133397_1977031482219621431_nDopo l’ennesimo muro popolare andato a buon fine, abbiamo deciso di produrre un foglietto delle istruzioni per resistere ad uno sfratto: come creare un muro popolare!

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  • 8 Dicembre
    Sta per arrivare il Natale e anche noi ci siamo attrezzati! I ragazzi del Progetto Orto Sinergico ci regalano una bellissima scritta…di muschio!12313777_206871282982265_8534843756672023316_n 12347692_206871372982256_7743733839591739204_n

 

 

 

 

 

 

 

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  • 9 Dicembre
    12346483_207092172960176_3309471094861115503_nQui abbiamo fatto un muro popolare per Douhadi a la sua famiglia composta da 4 figli e la moglie incinta all’ottavo mese..per noi sarebbe stato impensabile metterli in mezzo ad una strada! Non è stata dello stesso avviso la cooperativa proprietaria dell’alloggio: ha obbligato, con l’aiuto delle forze dell’ordine, l’ufficiale giudiziario a dare lo sfratto a sorpresa (art. 610).

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  • 11 Dicembre
    12313553_207698926232834_2361185302018194209_nSe a Torino vengono eseguiti 4600 sfratti all’anno vuol dire che al giorno ne vengono eseguiti circa 13. Purtoppo noi non riusciamo a metterci in contatto con tutti coloro che vivono quest’incubo… Fortunatamente però quacuno loriusciamo ad aiutare, come la nostra Juliet con i figli Choice e Crystabel!

IMG-20151202-WA0025 12373362_207839436218783_2167889382490654663_nNel pomeriggio invece ci divertiamo alla ludoteca popolare con questa bellissuma iniziativa promossa da una bravissima scrittrice!

 

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  • 13 Dicembre
    12391771_208522909483769_6010537705884839885_nCon grandissima sorpresa abbiamo coperto di avere un gruppo di “supporter” che con la loro iniziativa ci hanno scaldato il cuore: il Komitato Giovani La Loggia, un comitato formato da giovanissimi studenti di La Loggia ha messo su un mercatino benefit per la nostra occupazione.

 

 

 

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  • 17 Novembre

Vittoria!12348074_210124879323572_1214930454438119858_n

 

 

 

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  • 19 e 20 Dicembre
    Come avevamo detto con il nostro Mercatino di Natale tutto ciò che abbiamo guadagnato lo avremmo utilizzato per installare le cucine e l’acqua calda che purtroppo non abbiamo ancora. Oggi abbiamo infatti comprato la rubinetteria!

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    Banchetto informativo

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    Piccoli mercanti offrono tè marocchino e caramelle

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Maria e Lina al mercatino

Se non riuscite a venire potetecomunque sostenerci qui!
Campagna per sostenere lo Spazio Popolare Neruda
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Concludendo…

OGNI DOMENICA alle ORE 18 si tiene la nostra riunione e se hai problemi con la casa o vuoi far parte di una piccola comunità in lotta, CORSO CIRIE’ 7 è il posto giusto per te!
Se volete sapere ancora qualcosa su di noi:

Storie di casa Neruda
Trailer Le Nostre Storie

Presentazione del libro CASA CASINA, merenda e laboratorio per bambini!

IMG-20151202-WA0025Venerdì 11 dicembre alle 16.30 siete invitati tutti e tutte allo Spazio Popolare Neruda per un pomeriggio dedicato ai bambini!

Merenda, presentazione del libro CASA CASINA di Manuela Mapelli e laboratorio creativo!

Vi aspettiamo in Corso Ciriè 7 per un pomeriggio divertente ed educativo per i bimbi!