Le chiacchere non costano nulla…

A fronte di una emergenze abitativa esplosiva (+25% gli sfratti dal 2009,3106 gli sfratti nell’ultimo anno di cui il 90% per morosità incolpevole,50 mila le abitazioni lasciate vuote)Torino ed il proprio Assessore alla casa Tricarico si preparano a ricevere poche briciole da parte del Governo per la creazione e la ristrutturazione di edifici popolari.
Si tratta di 34 milioni di euro,che dovrebbero arrivare da Roma,ben poca cosa di fronte all’emergenza che la nostra città sta vivendo,per di più,da diverse fonti il calcolo,l’importo dovrà essere visto al ribasso,infatti saranno solo 7/8 milioni a finire nel piano di riqualificazione.
E’ di ieri la notizia del blocco di una sfratto in Corso Regina 17,che ha dato la possibilità alla famiglia in questione di poter usufruire di altri 3 mesi per riuscire a trovare una scappatoia che riesca a porre fine alla condizione precaria che essa sta vivendo.Una famiglia che potremmo definire di ceto medio,che ha dovuto far i conti con la perdita di lavoro della moglie del signor Gianfranco,ma che non ce la fatta a continuare a pagare il prezzo di una crisi che non ha risparmiato nessuno,o quasi.
Ed in questa città i casi via via vanno aumentando sempre più,e la pazienza viene messa a dura prova,e quello che propone l’amministrazione comunale e una riqualificazione che sa tanto di campagna pubblicitaria,già perché si tratta della sistemazione di 300 appartamenti che verranno affittati a canone agevolato,ma attenzione! sempre che i privati decidano di investire anch’essi in questo progetto. Perché all’appello mancherebbe la quasi totalità dell’importo e in questo caso la Regione,successivamente,aprirà un bando per dare possibilità a fondazioni e privati di porre la cosi detta “toppa”,perché come al solito il Chiampa preferisce valorizzare le solite campagne di rincretinimento generale,utilizzando i pochi fondi che esistono per grandi eventi(vedi Salone del Gusto)che tentano di riempire il palato dei soliti noti. Le aree in questione sono la Barca e Alenia,tra la prima e la seconda saranno costruiti 117 alloggi ed invece per quanto riguarda le case di edilizia popolare in Via Vittime di Bologna,verranno riqualificati 150 alloggi. Numeri che fanno ridere rispetto ai dati che abbiamo fornito prima,per non parlare della condizione dell’edilizia popolare in via Vittime di Bologna,situazione fatiscente e obsoleta che anziché risolvere con un abbattimento e la ricostruzione dell’area si vuole porre un “restayling” di dubbia qualità.
Ancora una volta solo fumo,buono per chi non abbia un’idea di quella che è la reale situazione torinese e su ciò che bolle in pentola,ormai non si parla più di sola crisi delle famiglie e singoli che perdono il posto di lavoro,ma da tempo anche chi ha un reddito si vede dentro a quel vortice che è fatto di spese alle quali non si riesce più a far fronte.
La disperazione si tocca con mano,la vediamo negli occhi di chi si rivolge ogni martedì allo sportello Prendo Casa,ed è una situazione che grida la voglia di una soluzione reale e collettiva,alla quale daremo tutto il nostro fiato e la nostra forza,forti delle ragioni che ci muovono.
No agli sfratti,Si al potenziamento degli alloggi di edilizia popolare,ritorno all’equo canone per tutti/e.
Contro la speculazione edilizia di palazzinari e agenzie immobiliari,che grazie alla complicità del Comune e della Regione,obbliga sempre più i ceti popolari a finire nelle periferie,lontani dagli occhi e dal cuore…

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Bloccato sfratto in Vanchiglia

La casa è un diritto!

Bloccato lo sfratto in corso Regina 17. Stamane il progetto prendo casa è riuscito a fermare l’ennesimo sfratto in Vanchiglia.. Insieme si può fermare gli sfratti e i palazzinari che speculano sulla testa di intere famiglie nella nostra città.

Il caso di oggi assomiglia a molte situazioni purtroppo già viste. Sempre più famiglie, schiacciate dal peso della crisi, non riescono a pagare l’affitto a fine mese e incorrono in sfratti esecutivi per morosità. Queste famiglie vengono immediatamente sbattute in mezzo alla strada. Proprio come poteva succedere oggi: Gianfranco e sua moglie hanno sempre pagato il loro padrone di casa, proprietario di numerosi altri alloggi, ma alla perdita del lavoro di lei non ce l’hanno più fatta! Gianfranco si è indebitato con le banche per avere finanziamenti che gli permettessero di onorare la spesa dell’affitto, ma appena il proprietario ha visto diminuire il suo profitto mensile su quell’alloggio li ha portati subito in tribunale senza lasciar loro chance.

Questa famiglia ha fatto il giro di molti portoni, di istituzioni pubbliche e servizi sociali, ma nessuno è stato in grado di risolvere il problema dell’emergenza abitativa piombata nella loro vita.

Stamattina dalle 08.00 in corso Regina si è creato un presidio di resistenza allo sfratto che si è stretto intorno alla famiglia; tanti abitanti del quartiere Vanchiglia hanno portato la loro solidarietà informandosi e dando sostegno.

Gianfranco ha scritto un volantino che oggi veniva distribuito nel quartiere, in cui a gran voce denunciava la poca umanità e dignità tenuta dal proprietario…quest’ultimo è un palazzinaro senza scrupoli che nei giorni scorsi si è anche permesso di minacciare la moglie e la madre di Gianfranco, un anziana di 82 anni, avvertendole che sarebbe stato meglio lasciare immediatamente l’alloggio senza procurare fastidi..ma loro non si sono fatti intimidire; si sono rivolti allo sportello prendo casa riuscendo così a rispondere collettivamente allo sfratto, ribadendo che la casa è un diritto che va difeso contro gli speculatori di turno.

Alle 12.00 sono arrivati l’avvocato del proprietario e l’ufficiale giudiziario che, vedendo la determinazione della famiglia e del presidio, hanno accettato senza troppe discussioni la proroga dello sfratto di tre mesi.

Sfratto rinviato al 20 gennaio!

Fermare gli sfratti è possibile!

Appello di una famiglia sotto sfratto

La casa e’ un diritto!

Stop agli sfratti e alla speculazione dei palazzinari.

Con grande emozione e dignità umana, mi rivolgo a tutte/i, famiglie e singoli che stanno purtroppo vivendo la nostra stessa situazione di sfrattati.

Sfrattati da una casa in cui abbiamo fatto tanti sacrifici per onorare sempre e puntualmente i nostri debiti e contemporaneamente vivere degnamente in questa società. Noi siamo una famiglia molto unita, dove esistono tanti valori umani che oggi ormai si stanno perdendo. Valori umani che al nostro padrone di casa, il dott. Maffei, non interessano perché a lui gli unici valori che interessano sono i SOLDI.

All’inizio della nostra locazione si sono pretese referenze motivate per ottenere la sua fiducia nell’affittarci uno dei suoi numerosi alloggi, fiducia che secondo lui è venuta meno dal momento che non abbiamo più potuto onorare le spese dell’affitto a causa della perdita del lavoro di mia moglie. Invece che discuterne e parlarne, per poter risolvere il problema, lui si è subito rivolto al suo avvocato portandoci in un’aula di tribunale per la convalida dello sfratto.

Certo che ai palazzinari e speculatori non interessano dignità e valore umano; i ricchi non capiscono gli innumerevoli sforzi che fanno le famiglie per poter sopravvivere in questo momento di crisi economica.

Istituzioni locali, servizi sociali, sono incapaci di risolvere l’emergenza abitativa che oggi sempre più si manifesta nella nostra città.

Invitiamo tutti/e a venire domani 21 ottobre  in corso regina margherita 17 torino alle ore 10,30, per portare solidarietà alla famiglia sotto sfratto.

Sarà un caso?

Sarà un caso ma proprio il giorno dopo aver pubblicato il video-intevista alla madre sotto sfratto con i suoi 5 figli/e da una casa dell’atc la proposta di rientro fatta dalla ATC alla famiglia si è immediatamente ridimensionata di quattro volte!! Cifra che la donna è disposta a pagare avendo nel frattempo ottenuto un contratto di lavoro.

Un happy-ending insomma che annulla l’appuntamento lanciato per domani (martedì 12/10/2010) in risposta a questo ingobile sfratto tentato!!

Lu.Po in Lungo Dora Voghera.

Giornata di giochi e animazione in Lungo Dora Voghera 120, con la Ludoteca Popolare (Lu.Po) del Comitato di quartiere Vanchiglia.

Un momento di festa dove i bambini, insieme ai genitori e al quartiere tutto hanno passato la giornata fra giochi, balli e momenti ludici…ma non solo.

Vari sono stati gli interventi da parte del Progetto Prendocasa-Torino e del Comitato di quartiere Vanchiglia sul diritto all’abitare, che hanno ribadito l’importanza di continuare a lottare per i propri diritti, opponendosi a speculatori di professione e ufficiali giudiziari.

L’atc sfratta!! vergogna!!

Eravamo abituati ad opporci a privati che speculavano, ma ovviamente non sono i soli, e d in questo caso ci troviamo a difendere uno sfratto voluto dall’A.T.C. la stessa agenzia che dovrebbe garantire il diritto alla casa!!
L’immancabile appuntamento per tutti/e è per martedì 12 0tt0bre 2010 a partire dalle 7:45 in a via mameli 5 torino, proprio nel cuore della nostra città…