La resistenza continua…anzi si espande

Ennesima giornata di resistenza agli sfratti oggi a Torino conclusasi con un rinvio al 19 Febbraio.
In una città sempre più schiacciata dai debiti e con Istituzioni che non riescono a dare risposte concrete alle famiglie in difficoltà ecco che la resistenza agli sfratti diventa l’unica strada percorribile per affrontare queste situazioni.
Dopo Vanchiglia, San Paolo e Barriera anche San Salvario inizia a resistere grazie ad Hassam e i suoi 2 figli che hanno deciso di rispondere allo sfratto arrivato per morosità incolpevole dovuta ad assenza di reddito causata da una malattia che non gli permette di lavorare.
Oggi abbiamo ottenuto un rinvio al 19 Febbraio, giorno in cui torneremo a difendere Hassam, la sua famiglia e il diritto alla casa per tutti perchè, come detto precedentemente, la resistenza continua….anzi si espande.

BASTA SFRATTI
BASTA SGOMBERI

COLLETTIVO SAN SALVARIO

Comunicato di solidarietà per gli sgomberi a Ponte di Nona

Ieri mattina un ingente numero di agenti in assetto antisommossa ha proceduto allo sgombero dell’occupazione di Ponte di Nona, una delle palazzine di proprietà di enti privatizzati o noti palazzinari occupate lo scorso 6 Dicembre a Roma. Le forze dell’ordine non hanno comunque avuto vita facile trovandosi a dover fronteggiare la determinazione degli occupanti che hanno resistito diverse ore e anche a sgombero effettuato sono riusciti ad andarsene senza essere identificati. Nella stessa mattina anche le occupazioni di Torrevecchia hanno dovuto affrontare un tentativo di sgombero ma in questo caso decine di persone sono accorse a dare manforte agli occupanti asserragliati sul tetto bloccando la strada ed impedendo così di fatto l’operazione voluta dalla Questura.

In tutta Italia sono migliaia le persone in grave emergenza abitativa, nella totale indifferenza delle istituzioni che continuano a svendere gli edifici pubblici e investire complici di palazzinari ed imprenditori privati nella speculazione edilizia; ma noi teniamo a ricordargli che di fronte al grande numero di edifici vuoti nelle nostre città,  faremo in modo che la casa sia un diritto per tutti e tutte,  riprendendoci parti di città per attuare una trasformazione a partire dai bisogni di chi le abita e le vive, ristabilendo una sovranità sociale su chi sopra la nostra testa pianifica lo smantellamento dei luoghi in cui viviamo.

Come Collettivo Prendocasa Torino esprimiamo la massima solidarietà agli occupanti di Ponte di Nona, sicuri che non basti certo uno sgombero a togliere loro la forza di intraprendere nuovi percorsi di lotta!

 

Un altro sfratto evitato

Torino_Fatima e Bolila Noliar Abdalazia sono una coppia di marocchini di 55 e 54 anni, senza figli,  che decidono di rispondere alla città capitale degli sfratti, delle continue privatizzazioni dei servizi pubblici, dei tagli. Dalle prime ore del mattino, Fatima e suo marito si organizzano per opporsi allo sfratto dalla loro abitazione, arrivato per morosità incolpevole dovuta dall’assenza di reddito. Il primo avviso risale a giugno 2012. Poi, nonostante i due abbiano ricominciato a lavorare riuscendo a pagare l’affitto e a coprire la morosità la padrona di casa decide di andare avanti con l’ingiunzione di sfratto. Se da una parte cè una padrona di casa che preferisce liberare il proprio alloggio per poterlo vendere, dall’altra parte c’è l’immobilità delle istituzioni incapaci di rispondere  alla crescente emergenza abitativa che colpisce molte famiglie torinesi. La gerarchizzazione del reddito che permette o meno di rientrare nelle liste dell’emergenza abitativa, non concede a Fatima e Bolila di poter usufruire di questo strumento, ormai in esaurimento per le numerose richieste. L’unica cosa che viene loro concessa è un piccolo contributo di Locare e null’altro, un migliaio di euro per potersi trovare una nuova casa…poca cosa se si prendono in considerazione gli affitti per nulla economici e le anticipazioni mensili se si passa dalle agenzie immobiliari. Pagliativi che il sindaco Fassino continua a vendere come risposte positive di aiuto economico alle famiglie in difficoltà. Balle! La verità risiede nelle numerose famiglie che iscritte alle liste per le case popolari non riceve alcun aiuto, nessuna casa (quest’anno solo 500 alloggi popolari verranno concessi….) e vengono liquidate con cifre ridicole dalle istituzioni incapaci di garantire il diritto all’abitare.

In questo quadro sempre più famiglie, singoli, si organizzano per resistere agli sfratti. Fatima e suo marito oggi ottengono una proroga fino al 25 gennaio, giorno in cui torneremo insieme a loro a resistere affinchè si raggiunga una soluzione abitativa dignitosa e soprattutto che esaudisca il volere di Fatima e Bolila.

5° Compleanno del Progetto Prendocasa-Pisa

VENERDI’ 7 E SABATO 8 DICEMBRE IL PROGETTO PRENDOCASA INVITATA TUTTI E TUTTE AD UNA DUE GIORNI DI RIAPPROPRIAZIONE DI SPAZI

Pisa – Da qualche parte in città
Programma:

Venerdi 7

ore 18 – Iniziativa: “casa, reddito e dignità: storie di occupazioni”. Interverranno il Progetto Prendocasa Pisa, le famiglie occupanti dell’hotel Sirio di Brescia e dell’ex usl occupata di Livorno.

ore 23 – Serata Musicale. Reggae Ressionefamily with: DJQG from Ghetto Army, Dr. Gonzo, Catanza, Bulugiu, Orange Street Ska, BimBoomBam dj original dj from Taranto (evento fb della serata)

Sabato 8

ore 18 – Iniziativa: “Nuova camera sociale del lavoro e del non lavoro”
A seguire cena sociale di autofinanziamento per l’autorecupero di Via dell’Occhio

ore 23 – Serata musicale. LALICE (elb experience) opening LELE PROX d&b (evento fb della serata)

Progetto Prendocasa: cinque anni di lotte per il diritto alla casa

Sono passati cinque anni dall’occupazione della prime case Inps in via di cartolarizzazione, riaperta da giovani studenti in via case dipinte, la prima occupazione che ha dato vita ad un progetto politico di riappropriazione di reddito tramite l’occupazione di case sfitte e numerosissimi picchetti anti-sfratto.

Questa rete sociale composta da studenti e disoccupati, famiglie migranti senza lavoro, ha occupato diversi appartamenti pubblici sfitti in città, riappropriandosi di quelle case sommerse dalla grossa speculazione economica che istituzioni e grandi imprenditori locali portano avanti da sempre.
Anche la difesa degli sfratti nella provincia e nei quartieri popolari, dove le ordinanze di sfratto da case popolari sono all’ordine del giorno, sta contribuendo alla nascita di comitati e di lotte per la vivibilità nei quartieri.

Con una crisi sempre più dirompente, crediamo sia fondamentale riuscire a generalizzare la lotta per il diritto alla casa ad una lotta per il reddito, sempre più negato dalle governance locali ed europee, ma che non possiamo assolutamente permetterci di farci scippare via.

A cinque anni dalla nascita del Progetto Prendocasa, invitiamo tutti e tutte a partecipare ad una due giorni di riappropriazione di spazi, da riempire con saperi antagonisti alle logiche di privatizzazione e di sfruttamento.

Progetto Prendocasa – Pisa