CONTRO LA VENDITA ALL’ASTA DELLA CASA DI PATRIZIA

Da oltre un anno seguiamo la vicenda di Patrizia e delle sua famiglia su cui si sta effettuando una speculazione immobiliare ben orchestrata e diretta.

Un passaggio fondamentale è ovviamente quello della messa all’asta della casa che legittimerà il nuovo proprietario a chiedere lo sfratto con maggior forza (ad oggi gestito dal curatore dell’asta).

Ci sembrava quindi importante denunciare  questi passaggi e far vedere ai possibili nuovi acquirenti le conseguenze delle loro scelte dettate dall’unica volonta di risparmiare ( nel caso di privati) o molto più probabilmente di speculare (nel caso di agenzie immobiliari.

L’appuntamento per tutti e tutte è quindi per:

Giovedì 14 arpile 2011

via pietro micca 9 – Torino

ore 10:00

 

 

 

 

 

fonte: www.infoaut.org
prendo2Modena_100 persone sfilano per le strade di Modena, al corteo lanciato per il diritto alla casa di prendo Casa Modena. 

Alle ore 16,00 parte il corteo di Prendo casa Modena, e parte proprio dal quartiere che ospita la sede di diversi uffici comunali e L’acer, ente che gestisce le case popolari a Modena. Proprio in alcuni appartamenti dell’acer, in via Fossa Monda, c’è una delle due occupazioni di prendocasa e proprio l’acer è uno di quegli enti su cui prendo casa sta puntando l’obiettivo per denunciare la gestione del problema abitativo nel comune di Modena, una gestione a metà tra comune e acer, che sta producendo sfratti e case vuote a fronte di nuove palazzine e nuove costruzioni atte all’ abitazione.

Il corteo si è articolato poi per le strade di Modena, passando davanti allo Spazio Antagonista Occupato Guernica, spazio che con le sue lotte sostiene e appoggia le lotte del prendo casa, le occupazione e le famiglie in occupazione, a una delle caserme di Modena, l’ottavo campale, nuovamente simbolo di guerre, per poi giungere alla stazione delle corriere, al centro in questo mese delle lotte portate avanti dagli studenti contro il caro biglietti e per la riappropriazione del reddito. La stazione delle corriere, ospita anche il consultorio, davanti al quale la manifestazione ha deciso di fermarsi per un intervento dell’ asse donne Guernica, un intervento per denunciare quelle associazioni contro l’aborto e per portare la solidarietà e l’appoggio alle donne delle famiglie occupanti.

Da qui il corteo è ripartito direzione centro, ed è ripartito con un forte intervento di un occupante, intervento misto arabo italiano, in difesa delle occupazione e di quei soggetti che occupano e difendono le occupazioni, prendo casa e lo Spazio Guernica. Per le vie di Modena il corteo ha portato la voce delle famiglie occupanti con diversi interventi di altri occupanti e di esponenti dei prendo casa, interventi atti a denunciare le politiche abitative e sociali del comune di Modena, rilanciando la lotta sulla casa e ribadendo che le occupazioni non termineranno in città, continueranno fino a quando le politiche sociali e abitative non saranno più a senso unico. Il corteo ha poi raggiunto, prima di terminare il suo percorso, il banchetto di Libera, per portare alla città di Modena, l’esperienza di una prima occupazione in città di case datata 2005, un occupazione conclusa con molte promesse da parte della giunta, promesse poi cadute nel vuoto e con la casa occupata ancora murata e non consegnata alle persone in difficoltà.

Il corteo si è poi concluso in piazza xx settembre, attraversando piazza Grande, la piazza che ospita il comune di Modena e approfittando di un iniziativa, ha voluto denunciare le nefandezze della giunta comunale modenese, una giunta volta solo al profitto e a speculare sulle difficoltà della gente, non è un caso che Modena è la capitale degli appartamenti vuoti e degli sfratti. Piazza xx settembre è stato poi teatro dell’esibizione di uno dei laboratori del Guenrica, il lab. Hip Hop che attraverso canzoni con testi ineggianti alle occupazioni di casa, ha voluto portare la propria solidarietà alle occupazioni.

 

Che il problema a Modena della casa ci sia è un dato di fatto, come lo è quello di un amministrazione complice dell’averlo creato consciamente. Troviamo scritto sui giornali delle belle politiche che il comune di Modena porta in città per risolvere i problemi abitativi, politiche che tendono tutte a svanire nel nulla o meglio, tendono a diventare speculazioni edilizie e palazzine. A tutto ciò si affianca una debole critica che arriva dalle organizzazioni sindacali, incapaci di entrare nel merito del problema, capaci solo di sollevarlo nella speranza di trovare visibilità anche su queste tematiche.

Questo dimostra che gli unici a dare delle risposte alle persone in difficoltà è il prendo casa Modena, che con le occupazione delle case, entra nel problema, che non sono solo occupazioni, ma è proprio la denuncia del problema abitativo in città, facendo emergere gli intrecci tra comune e acer e i molti palazzinari della città.

Infoaut Modena

 

 

 

Casa Bianca ha un nuovo vicino di casa

Dopo lo sfratto di martedi esequito con la forza pubblica, caricando il presidio anti sfratto,una nuova occupazione nel quartiere san paolo, poco distante dall’occupazione dei rifugiati di casa bianca.

Una nuova occupazione dentro un quartiere, che ha sempre solidarizzato con i rifugiati che da anni rivendicano casa, lavoro e residenza, capace di riconoscere nel gesto di Peppe un atto estremo di denuncia per chi vive come lui la negazione del diritto alla casa.
Lavori di ristuturrazione si stanno eseguendo nella nuova casa di Peppe, curiosi si avvicinano per capire cosa stia accadendo in quello stabile da anni abbandonato ma che da oggi rivive grazie alla determinazione e al coraggio di Peppe.
Il Progetto PrendoCasa Torino saluta questa nuova occupazione e chi la vive, valorizzando questi percorsi di riappropriazione di reddito indiretto.
Leggi il comunicato dello sportello casa di zona san paolo: La dignita’ di Peppe sta nell’occupazione in via Revello 34 bis

 

 

 

 

V accesso, siamo ancora qui!

 

Lungo dora voghera 120, Torino. Dopo le pesanti cariche di ieri nei confornti dei/delle compagni* dello sportello casa  san paolo e di chi a loro si era unito per difendere lo sfratto di peppe, anche oggi ci troviamo a difendere un V accesso.

ore 7:00 : Probabilmente a causa della indifendibile responsabilità di quanto accaduto ieri oggi nemmeno l’ombra di forze dell’ordine in borghese e non, cosa davvero rara, anzi unica. Mai in tutti gli sfratti a cui siamo opposti si è avuto questo surreale disinteresse. Come da copione ormai collaudato  su questo quartiere allestiamo gazebo ed impianto.

ore 9:00: Iniziamo on i primi interventi:

Intervento di Patrizia:

Intervento dello sportello prendocasa-torino:

ore 11:00 Aspettando l’ufficiale giudiziario al presidio s’improvvisa un torneo di calcetto “diamo un calcio allo sfratto”.

Ascolta la diretta di Patrizia su Radio Blackout

 

ore 11:40 Arriva l’ufficiale giudiziario scortata da un paio di digos, per il momento si tengono a distanza forse in attesa del responsabile dell’istituto vendite giudiziare che dorvebbe fare le veci dell’inesistente proprietario.

ore 11:50 Si avvicinano repentinamente senza proferire parola alcuna con il rinvio già firmato al 17 maggio e ancor più velocemente si dileguano. Caso strano , esattamente il giorno dopo le elezioni comunali, vedremo quale sarà la nuova stategia del futuro  neo sindaco della nostra città dopo aver sbandierato in campagna elettorale la sua sensibilità (chiunque esso sia anche se facile da prevedere).

SOLIDARIETÀ A CHI LOTTA E A CHI RESITE!

LA CASA È UN DIRITTO

 

L’uso della forza da parte delle istituzioni torinesi di oggi nei confronti di un inquilino vittima della crisi finanziaria in corso rappresenta un grave precedente nella nostra città.

Ancora una volta, quando si è incapaci di rispondere politicamente ad un problema sociale in evidente ascesa, si risponde con l’uso del manganello. Chiaro il tentativo di intimidazione a tutte le istanze che nella nostra città e non solo stanno costruendo percorsi alternativi di resistenza e riappropriazione sul terreno del redditto e del diritto all’abitare. Poco efficace, crediamo, la pratica a meno di voler mobilitare un simile esercito di divise (oltre 10 camionette presenti oggi tra carabinieri e polizia più altri mezzi) per ognuno degli oltre tremila sfratti esecutivi che ogni anno si danno nella nostra città.

Le stesse istituzioni che in pochi giorni riescono a reperire le finanze necessarie a supportare e contribuire ai bombardamenti al di là del mediterraneo, non riescono in decenni di politiche abitative propagandate a gran voce a mezzo stampa a far fronte ad una delle esigenze fondamentali di ogni individuo: quello di un tetto sotto cui vivere.

Il progetto prendocasa-torino esprime la massima solidarietà allo sportello casa sanpaolo, a Peppe e a tutte e tutti coloro che oggi hanno messo i propri corpi a difesa di questa ennesima vergogna perpetrata dal sempre crescente numero di poliziotti in doppiopetto pagati dalle nostre amministrazioni.

 

La casa è un diritto… guai a chi lo tocca!

 

Rilanciamo con l’occasione l’appuntamento a domani 30 marzo 2011 per un’altra giornata di resistenza in difesa del diritto all’abitare in lungo dora voghera 120 al fianco di Patrizia e della sua famiglia.

 

Per un breve resoconto della giornata:  http://prendocasa-torino.noblogs.org/post/2011/03/29/san-paolo-militarizzata-per-uno-sfratto/

A breve aggiornamenti e maggiori dettagli su: http://il-legale.noblogs.org/

 

Prendocasa-Torino

San Paolo militarizzata per uno sfratto

Torino – Oggi nel quartiere più popolato di Torino la questura cambia strategia riguardo alle opposizioni agli sfratti. Sin dalle prime ore del mattino un ingente spiegamento di forze dell’ordine, almeno una decina le camionette più altri mezzi, bloccano l’accesso atutto l’isolato di via capriolo 53.

Pochi minuiti dopo, alle 7:15 circa, prima, invano, spintonando poi con un uso deciso del manganello  un numero davvero spropositato di forze dell’ordine carica i manifestanti che stavano portando la loro solidarietà a Peppe. Diversi feriti tra i manifestanti, tra cui l’avvocato che difendeve l’inquilino.  Lo sportello casa san paolo seguiva già da diverso tempo la vicenda di Peppe che ha desistito  ancora a lungo dall’usicre di casa nonostante i tentativi di imbonimento da parte dell’ufficile giudiziario e numero incredibile di digos.

Alle 9:00 circa arriva il fabbro mentre i manifestanti, divisi da schieramenti di forze dell’ordine in due gruppi tra quelli arrivati dopo le cariche del mattino e quelli già presenti, bloccavano il traffico nell’adiacente via frejus. Mezz’ora dopo una nuova violenta carica di polizia e carabinieri scioglieva i blocco resitutendo, rotta, una telecamera precedentemente sequestrata.

Verbali  promesse di un alloggio tra un mese sono state date all’inquilino che, infine, è stato fatto uscire.

Ascolta  l’intervista a Renè realizzata durante la trasmissione titanic su radio blackout.

</em>http://prendocasa-torino.noblogs.org/files/2011/03/Titanic_2011_03_29_intervista_rene_low.mp3<em>

Maggior dettagli e aggiornamenti sul sito dello sportello casa san paolo.

 

 

 

 

 

V accesso… la lotta continua!

Continua inarrestabile la determinazione di Patrizia e della sua famiglia, ormai giunta al V accesso,  di fronte non solo ad uno sfratto, ma più in generale  una resistenza reale a questo sistema in crisi e ad i suoi effetti più drammmatici sulla vita quotidiana della persone.

Con la continuazione della lotta cresce anche la sua e la nostra consapevolezza delle dinamiche con le quali avvengono le speculazioni edilizie nella vita reale. Spesso precepite unicamente come statistiche dai media mainstream è stando a contatto con la vita reale  che si scorprono le raffinatezze con cui vengono messe in pratica. Altrimenti non ci spieghiamo come con tanata facilità venga acquistata una casa all’asta e poco dopo si rinuncia alla casa stessa senza troppe remore perdendo anche un bel po’ di soldi…..

Ma facciamo un passo indietro e ricordiamo i passi salienti della vicenda: Patrizia riceve una casa in eredità dalla madre che a sua volta  l’aveva riscattata dall’ATC (agenzia territoriale per la casa). Dopo diversi anni si  contraggono dei debiti e la casa viene pignorata una prima volta, ma, non senza sforzi notevoli, la famiglia riesce a riscattarla nuovamente. Discutibili spese di condominio mettono la famiglia, vittima come molti della crisi finanziaria tuttora in corso, in condizione di insolvenza impedendole di far fronte al debito e quindi la casa viene pignorata e messa all’asta a tempi da record dal condominio grazie anche ad un debito che lievita incredibilment da 9.000 a 25.000 euro con l’incremento dovuto alle spese legali.

La casa viene venduta attraverso un’asta giudiziaria, ma chi l’aveva comprata, forse anche vedendo la determinazione e partecipazione ai numerosi presidi anti-sfratto, rinuncia perdendo anche non pochi soldi.

Un dubbio viene però spontaneo, e se fosse tutto deciso a tavolino per effettuare una nuova asta ad ulteriore ribasso?

La pratica,  diverse fonti interne al settore ce lo garantiscono, è più usuale di quanti si pensi….

La difesa di questo sfratto diventa quindi anche  un’opposizione alle pratiche speculative presenti nella nostra città oltre naturalmente a ribadire che la casa è un diritto e guai a chi lo tocca!!

Per questo inviatiamo tutt* a partecipare al presidio anti-sfratto :

Mercoledì 30 Marzo 2011

a partire dalle ore 8:00

Lungo dora voghera 120 – Torino

 

 

 

occupata torre troyana Asti

35 famiglie hanno oggi occupato la Torre Troyana, monumento storico della città di Asti.
Sostenuti dalle 11 famiglie occupanti lo stabile di Via Orfanotrofio 15 e dalle 6 famiglie occupanti la palazzina di Via Allende 13 e, naturalmente, dal Coordinamento Asti-Est hanno fatto ingresso alle ore 10.30 di stamattina, issando striscioni recanti gli slogan della lotta per il diritto all’abitare: “Voi ve ne fregate, noi ce ne occupiamo”, “La casa è un diritto, occupare non è reato”, “Nessuno senza casa”, “Vogliamo tutto, ma soprattutto un tetto”.
Esprimono così un sentimento di indignazione per le politiche sociali della città ad oggi nulle, limitate anzi alle invettive contro le occupazioni abitative in città che da 2 diventeranno presto 3, ai tagli alla spese sociali e ai fondi mensa.
Le 35 famiglie “della Torre” aprono un nuovo capitolo di lotte per la casa, dopo quello che ha portato all’occupazione di Via Allende il 10 Aprile 2010 e quello che a portato a Via Orfanotrofio l’8 dicembre 2010.
E’ prevista una conferenza stampa alle h.14.00, una assemblea generale alle 16.00, polentata h.20.00 e concerto alle h.21.00 con i Duo Parco.

Coordinamento Asti-est
Le famiglie occupanti la torre Troyana
Le famiglie di Via Allende
Le famiglie di Via Orfanotrofio

All’interno della trasmissione Titanic in onda tutti i martedì dalle 18:30 alle 19:30 su Radio Blackout abbiamo intervistato Samuele del coordinamento Asti Est: