APPELLO alla cittadinanza e alle istituzioni per salvare l’Istituto Baldracco di Torino

Comitato civico “SALVARE LA PELLE” – Casa & Mestieri

Una efficace azione di riappropriazione sociale ha consentito nei giorni scorsi di trovare un tetto a un gruppo di famiglie sfrattate italiane e di migranti in fuga da guerre e disperazione. Si tratta dei locali dell’antico istituto tecnico industriale per i conciari “G. Baldracco” di Corso Ciriè, poi accorpato all’istituto “Casale”, da anni abbandonato al degrado e all’incuria. Si è così potuto ritrovare anche il laboratorio chimico –tecnologico di conceria sperimentale, in buona parte ancora intatto, con i suoi straordinari macchinari, attrezzature e materiali. L’Istituto Baldracco era stato il primo in Italia a disporre di tali attrezzature d’avanguardia e ad associarle ad una didattica di alto contenuto professionale per un settore industriale importante come quello conciario. Gli operatori sociali impegnati nell’azione di riappropriazione, assistiti volontariamente dagli insegnanti che avevano lavorato in quella scuola, hanno naturalmente provveduto a richiudere e a mettere in sicurezza tali locali e il loro contenuto, avendone anche informato i competenti servizi del Comune.

E’ singolare, ma significativo, che nel corso di una iniziativa per restituire a tutti il diritto di abitare, si sia anche rinvenuto un frammento di quel patrimonio storico-culturale che la città sta perdendo nella sostanziale indifferenza delle istituzioni. Eppure, anche quel laboratorio rappresenta un cimelio, una traccia di memoria di quella Torino industriale cresciuta grazie al lavoro operaio, all’imprenditorialità socialmente responsabile e alla divulgazione didattica di una scuola di elevata qualità culturale.

I sottoscritti cittadini, associazioni e movimenti rivolgono pertanto un appello alla Città e a tutte le sue espressioni operanti sul terreno della cultura e dell’impegno sociale affinché si dia a quel laboratorio ritrovato la dignità di un piccolo ma originale museo. Parte di un disegno più ampio di memoria materiale di un passato costitutivo della identità di Torino e che sia contestualmente occasione di avvio di un progetto di rinnovata formazione professionale giovanile per un settore così importante della produzione. Abitare la città non può essere soltanto uno slogan. Abitare vuol dire, certo, poter disporre di case idonee per tutti, ma insieme di poter nutrire tutti, anche grazie alla cultura, del senso di un’ appartenenza condivisa. Questo appello chiede con forza alle pubbliche amministrazioni di dare finalmente organicità di sistema agli interventi per garantire la casa e insieme la salvezza del patrimonio storico culturale. E di aprire quindi un confronto pubblico, su tali temi, con tutti i soggetti portatori di uno specifico interesse sociale.

Torino, novembre 2015

Qui un video che spiega la storia e la situazione attuale dell’Istituto Baldracco:

https://www.facebook.com/spNeruda/videos/199870240349036/

FIRMATARI

1. Livio Pepino / presidente Controsservatorio Valsusa

2. Chiara Acciarini / docente, già Senatrice

3. Marco Brunazzi / storico

4. Marcella Filippa / storica

5. Emma Schiavon / storica

6. Sabrina Decarlo / scenografa

7. Paola Martignetti / archeologa

8. Natale Alfonso / insegnante, coordinatore provinciale CUB Scuola Università Ricerca

9. Federico Buratti / docente di Elettronica ITIS Mayorana di Grugliasco

10. Marcello Palumbo / ex allievo Istituto Tecnico Conciario G. Baldracco

11. Maurizio Giancola / già funzionario GTT

12. Rosario Bertilaccio / insegnante

13. Alessandro Gaido / direttore festival Piemonte Movie, Comitato Emergenza Cultura

14. Guido Montanari / docente di Ingegneria civile e architettura-Politecnico di Torino, Gruppo Città e Terrritorio-Unione Culturale F. Antonicelli

15. Renzo Chianale / ex docente Istituto Tecnico Conciario G. Baldracco

16. Giovanni Gola / ex allievo ITIS- Baldracco, ex docente di Conceria, ex dirigente azienda chimico-conciaria

17. Giuseppe Turletti / perito conciario, docente in pensione

18. Roberto Petito / docente IIS- Ada Gobetti Marchesini

19. Polisportiva CentroCampo di Barriera Milano

20. Alfredo Tradardi / ISM Italia-International Solidarity Movement palestinese

21. Giulio Ravagnani / perito conciario 1969

22. Davide Ferrario / regista

23. Alex Steiner / developer

24. Antimo Ferraro / perito conciario, direttore Cromogenia (Costarica)

25. Silvio Brignolo / cittadino

26. Adriana Baiocchi / cittadina

27. Vittoria Castagneto / docente IIS-Albe Steiner

28. Luciana Quaranta / docente IIS-Albe Steiner

29. Guido Piraccini / dirigente scolastico in pensione

30. Salvatore Tripodi / docente in pensione

31. Antonio Ferraro / perito conciario

32. Maurizio De Vecchi / artigiano

33. Gianni Bissaca / attore regista

34. Marco Gobetti / attore regista

35. Claudio Decastelli / Sistema Torino

36. Fulvio Gambotto / docente di storia e filosofia, cittadino democratico anti-fascista

37. Carlo Garella / diplomato p.i. chimico-conciario Istituto G. Baldracco

38. Fabio Sagazio / ex allievo Istituto Tecnico Conciario G. Baldracco

39. Ezio Dema / AICS-Associazione Italiana Cultura Sport

40. Maurizio Pagliassotti / scrittore, ciclista

41. Claudio Giorno / Movimento No TAV

42. Jean-Luis Aillon / attivista per la Decrescita Felice di Torino

43. Emilio Soave / presidente ProNatura

44. Roberto Gnavi / Italia Nostra

45. Mariangela Rosolen / Attac Torino- Associazione per la Tassazione delle Transazioni finanziarie

46. Luca Preti / cittadino

47. Gianni Napoli / insegnante, Coordinamento Contro La Buona Scuola di Torino

48. MariaChiara Raviola / pedagoga, coreografa, direttrice artistica progetti Danza di comunità

49. Cristina Riccati / ricercatrice teatrale, advisor festival danza, attivista culturale

50. Patrizia Veglione / giornalista

51. Claudio Zoccola / cittadino sensibile

52. Carlo Airola Tavan / cittadino accogliente

53. Luca Pastore / filmaker

54. Donatella Cambiano / docente tecnico-scientifica IIS “ Ada Gobetti Marchesini – Casale”

55. Gabriella Biggio / impiegata Liceo Artistico “PASSONI”

56. Rosanna Schiavo / impiegata Liceo Artistico “PASSONI”

57. Matteo Sturani / docente di Scienze – Università Milano

58. Alberto Reviglio / grafico

59. Fabrizio Finotello / insegnante di chimica IIS ” Ada Gobetti Marchesini – Casale ”

60. Cinzia Tarallo / insegnante di chimica IIS ” Ada Gobetti Marchesini – Casale ”

61. Franco Orsini / docente IIS “Albe Steiner”

62. Bruno Costa / perito conciario, Dott. Ingegneria Chimica

63. Corrado Borsa / storico

64. Euro Carello / docente in pensione

65. Armando Cametti / perito conciario in attività

66. Roberta Fassiano / ex docente Istituto Casale-Baldracco

#SenzaCasaNonSOStare: APPELLO ALLA CITTADINANZA

Siamo alle porte dell’inverno e migliaia di persone si troveranno a trascorrerlo per strada a causa degli sfratti. Molti di noi rischiano di trovarsi in questa condizione. Non abbiamo intenzione di accettare questo destino, vogliamo per i nostri figli la possibilità di vivere in condizioni dignitose. Non ci vogliamo né vergognare né vogliamo essere isolati. La difficoltà in cui versiamo non è una scelta, è la conseguenza della crisi e delle politiche economiche di chi ci governa.

Torino è la seconda città su scala nazionale per maggiore numero di sfratti, 4643 solo nel 2014, con un aumento nello stesso anno del 10,8 % dei pignoramenti. Ogni giorno sono decine le persone che vengono buttate fuori dalla propria casa, senza che l’amministrazione dia loro una soluzione alternativa.

Tassi di disoccupazione alle stelle, ammortizzatori sociali che non funzionano, servizi sociali e sanitari che faticano a tenersi a galla, soldi pubblici sperperati per opere inutili sono alcune delle cause che contribuiscono alla devastazione sociale in cui ci troviamo. Per non parlare della svendita del patrimonio immobiliare pubblico, anche di quello con un alto valore storico e culturale come il polo della Cavallerizza Reale.
Esemplificativa delle responsabilità della politica, è anche la recente “emergenza profughi” che molto spesso è stata lasciata nelle mani di associazioni e cooperative che hanno speculato sulla pelle dei migranti (vedi Mafia Capitale).

E’ evidente che ci troviamo di fronte ad un governo che è totalmente incapace di gestire le questioni sociali.

Troviamo irresponsabile che in un paese così detto “democratico” accadano ancora queste cose.

Vogliamo risposte dal sindaco Fassino e da tutta l’amministrazione.
Vogliamo che venga messa in atto la moratoria sugli sfratti.
Vogliamo che la questione abitativa non venga gestita come problema di ordine pubblico o attraverso politiche d’emergenza.
Vogliamo una nuova edilizia popolare, assegnazione del patrimonio pubblico in disuso agli sfrattati e la requisizione degli appartamenti sfitti.
Vogliamo canoni d’affitto, bollette e costi della vita calmierati in base al reddito.

Finché questo non cambierà, finché i nostri diritti continueranno ad essere calpestati, occupare un casa non è solo più una necessità, ma un nostro dovere.

Chiediamo a tutti di sottoscrivere questo appello per far sì che le donne, gli uomini e i bambini di questa occupazione non vengano lasciati soli ad affrontare questa piaga che affligge la città. La solidarietà ha molte forme, ma in tutti i casi è uno strumento efficace di presa di responsabilità da parte dei cittadini che non vogliono più girarsi dall’altra parte.

Chiediamo inoltre un aiuto concreto per questa nostra nuova casa: servono stufe, materassi, letti, coperte e tutto ciò che ci possa aiutare per affrontare l’inverno. I punti di raccolta saranno presso:

“la Credenza” di Bussoleno (Valsusa), via Walter Fontan, 16. PER INFO: 0122 49386 (chiamare dopo le 18)
Nuova Occupazione Abitativa Corso Ciriè, 7. PER INFO: 349 562 1606.

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