Sfratto rinviato e libertà per Donato

La giornata di oggi è iniziata bene. Per due motivi: il primo riguarda la resistenza allo sfratto in via vanchiglia 41. Rinvio ottenuto, due mesi di proroga. La famiglia, in attesa di casa popolare, è riuscita nel proprio intento, ottenere del tempo in più per poter formalizzare e ottenere la casa popolare. Adesso saranno le istituzioni a dover mettere in moto la macchina burocratica e garantire, nei tempi dati (due mesi appunto), l’entrata della famiglia nell’alloggio popolare.

Il secondo motivo, riguarda la scarcerazione di Donato. Finalmente dopo settimane passate nel carcere delle Vallette, Donato viene oggi scarcerato e posto a obbligo di firma. Continuando a rivendicare la completa libertà per tutti, accogliamo con un sorriso sulle labbra la notizia di un pezzo di libertà riconquistato.

Liberi tutti e tutte!

Riprendono le resistenze in città

prendocasa_stellaSono riprese le resistenze agli sfratti. La tanto decantata proroga annunciata dal comune ancora non si vede ma soprattutto non ne sortiscono gli effetti. Molte famiglie torinesi continuano a rivolgersi agli sportelli casa sparsi in città continuando a fidarsi sempre più di compagn*, attivist* e solidali per cercare di strappare insieme a loro una proroga che possa permettergli di avere del tempo necessario per potersi organizzare di fronte all’imminente sfratto.

Anche oggi la resistenza della famiglia di Joy è riuscita ad ottenere un rinvio. Al contrario di quello che vorrebbero farci credere le istituzioni, gli sfratti non si fermano e le famiglie continuano a ricevere risposte negative dagli enti preposti per la casa popolare (sempre meno, pronta a scomparire per dare spazio alla truffa del housing sociale): la richiesta di emergenza abitativa ormai è pura formalità. È un ufficio nel quale vieni inserito in una lunghissima lista in attesa di poter accedere (per i più fortunati) ad una casa popolare. Ad oggi questa lunghissima lista rimane tale, i requisiti per accedervi diventano sempre più irraggiungibili dai più. Insomma, uno strumento reso inutile dalle politiche fallimentari sulla casa che crea sconforto e isolamento nelle persone che cercano di ottenere delle soluzioni concrete al disagio abitativo dilagante in città.

Rompere l’isolamento delle famiglie e/o dei singoli si può. Potrà sembrare uno slogan ma non è così: la lotta per la casa rompe l’isolamento; non solo regala piccole soddisfazioni (o vittorie fate voi) riuscendo ad ottenere le proroghe ma permette anche di creare comunità, gruppi di persone che si aiutano reciprocamente.

Questo permette l’unica vera moratoria sugli sfratti in città. La ripresa della dignità ridà ossigeno e vitalità alle famiglie che intraprendono questo percorso. Incontrare la solidarietà della gente comune che magari non ha il tuo problema ma ne condivide le ragioni rimette in moto quella fiducia in se stessi persa o abbandonata.

Per questo facciamo appello a quanti vogliono contribuire ad aiutare le famiglie che in questi giorni scenderanno in strada per difendere la propria casa. I prossimi appuntamenti sono: 17/9 via bergamo 11; 17/9 via vanchiglia 41; 18/9 via rocciamelone 16.

In tempo di crisi, creare spazi di solidarietà attiva e costruire comunità in lotta sono modi per uscire dall’apatia e dall’individualismo nelle quali le istituzioni ci vorrebbero relegare.

Ci vediamo nelle strade! Per tutti l’appuntamento è alle ore 8

Francesca e Donato liberi subito!

dona_libberoFrancesca e Donato, due nostri compagni del collettivo Prendocasa, sono stati arrestati giovedì scorso per aver partecipato alla manifestazione ‪#‎MaiConSalvini‬ del 28 marzo a Torino.

Come accaduto in molte altre città con lo slogan #MaiConSalvini, nelle settimane precedenti il comizio venne convocato un corteo cittadino per respingere la presenza di Salvini e il suo accolito di leghisti e neofascisti.
La manifestazione di studenti, precari e migranti venne violentemente caricata a pochi metri dalla partenza mentre cercava di raggiungere piazza Solferino, luogo del comizio.
Durante la carica 8 persone furono fermate e poi rilasciate in serata con una denuncia a piede libero, con l’eccezione di Daniele, giovane studente antifascista torinese, che venne trattenuto in carcere e poi trasferito agli arresti domiciliari per alcuni mesi.

A cinque mesi di distanza da quella giornata un’operazione di polizia arresta Francesca e Donato – portati al carcere delle Vallette, mentre altri 4 – Mattia, Damiano, Nicola e Luca – si trovano agli arresti domiciliari.

Notizia di queste ore, per Francesca è stata accolta la richiesta per gli arresti domiciliari mentre per Donato il responso, purtroppo, è stato negativo. Donato rimane dunque l’unico compagno ancora detenuto alle Vallette per il corteo antirazzista e antifascista di #MaiConSalvini

Francesca e Donato li avrete sicuramente visti a uno dei tanti picchetti antisfratto, pronti a portare solidarietà alle famiglie, determinati a strappare la proroga all’ufficiale giudiziario, coraggiosi nell’affrontare le divise chiamate per uno sgombero coatto.

Francesca è la compagna che per contrastare lo sgombero del Neruda era salita sul tetto con altri solidali, pronta a mettersi in gioco in prima persona. Effettuando lo sgombero del Neruda, le istituzioni hanno tolto un luogo dove vivere non solo a Donato, ma anche a decine di famiglie.

Convinti che le persone valgono più delle leggi brutali che buttano in mezzo a una strada migliaia di famiglie, questi nostri compagni oggi sono privati della libertà,

Come collettivo Prendocasa insieme alle famiglie con le quali abbiamo intrapreso un percorso di lotta per la casa, vogliamo Donato e Francesca liberi! Scendere in piazza per la loro immediata liberazione vuol dire ribadire che non siamo spettatori di ciò che accade, ma scegliamo da che parte stare, proprio come stanno facendo i migranti in queste settimane.

Partecipare al corteo di domani sera significa dimostrare a chi ci butta fuori di casa, a chi ci nega la dignità, a chi ci priva della libertà, che le brutalità delle istituzioni e la violenza con cui si impongono non ci spaventano!

L’appuntamento è per domani sera alle 20.30 di fronte alla stazione di Porta Nuova.

Francesca e Donato liberi! Liberi tutti/e!