Nella città vetrina noi veniamo prima! Presidio sotto il tribunale di Torino

noolimpiadiDomani, Martedì 13 dicembre, ci riuniremo in presidio davanti al tribunale di Torino per portare solidarietà ad alcune persone, attivisti del collettivo Prendocasa e occupanti della scuola di corso Cirié, inquisite a causa di una contestazione all’ex sindaco di Torino: il democratico Piero Fassino.

Questa vergognosa udienza è un riesame ottenuto grazie ad un ricorso del pm Padalino, il pubblico ministero ha richiesto per alcuni di noi delle misure cautelari che vanno dagli arresti domiciliari all’obbligo di firma quotidiana, misure rifiutate dal gip del procedimento nel luglio scorso.

Non ci viene difficile immaginare come mai queste misure fossero state rigettate: la contestazione all’ex sindaco svoltasi nel mese di febbraio in occasione del decennale dei giochi olimpici invernali era stata tranquilla: si era letto un volantino e si erano pretese delle risposte da chi questa città la governava da tempo e da chi in continuità con i sindaci passati, si era fatto portatore delle politiche dello sfarzo e della città vetrina, a scapito di investimenti in ammortizzatori sociali, in case popolari, in sanità e scuola pubblica.

Fassino non aveva voluto/saputo rispondere alle tante domande della gente senza casa, che con dignità aveva deciso di interrompere un momento di festa superfluo; da una parte vi era il ricordo delle olimpiadi del 2006: il trampolino di lancio della città vetrina; dall’altra le famiglie impoverite da questo tipo di manovre.

Caro Padalino la tua spocchia repressiva ci ha stufato: noi continueremo a metterci in gioco come sempre resistendo agli sfratti (dopo gli accessi dell’iter esecutivo non vengono mai fornite soluzioni dignitose da comune e servizi sociali), scendendo nelle strade, riempendo le aule di tribunale, interrompendo e varcando la soglia dei palazzi del potere, gridando forte nelle sale in cui il potere viene celebrato.

Nella città vetrina noi veniamo prima, l’abbiamo gridato allora e continueremo a gridarlo fino a quando non ci sarà una distribuzione differente delle risorse di cui dobbiamo poter usufruire! Abbiamo diritto ad una casa per tutti, dobbiamo poter sognare e aspirare a delle condizioni di vita più dignitose!

Non si possono misurare i passi di chi continua a camminare con tenacia, di chi porta avanti queste istanze!

Le famiglie dello Spazio Popolare Neruda

Non potete misurare i nostri passi: a Torino presidio al Tribunale e corteo

Oggi martedì 26 Gennaio si è tenuto l’interrogatorio di garanzia per 6 persone sottoposte ad indagine perché si mobilitano per il diritto all’abitare. Proprio coloro che si mobilitano per il diritto alla casa e da anni difendono le innumerevoli famiglie sotto sfratto, che credono si debbano dare delle risposte ai soprusi della magistratura e delle istituzioni, sono ora sottoposti a misure cautelari, quali divieto di dimora e firme giornaliere.

nnpotetemisuare03Tutto questo è inaccettabile! Famiglie con bambini si trovano in situazioni disperate: senza casa, senza lavoro, eppure tengono stretta la loro dignità, occupando e resistendo ogni giorno.

Anche oggi le famiglie, i bambini, gli occupanti dello Spazio Popolare Neruda hanno dimostrato la loro forza e la loro determinazione, organizzandosi in un numeroso presidio al di fuori delle gelide mura del Tribunale, dove chi lotta e resiste si trovava costretto a rispondere di inconsistenti reati.

nnpotetemisuare04Eravamo in tanti, eravamo arrabbiati! Siamo coscienti della volontà di chi giudica: arrestare e fermare le lotte sociali, in questo caso ostacolando chi rivendica con il sorriso il diritto fondamentale all’abitare.

Per questi motivi il presidio si è trasformato in un corteo che ha percorso le vie del centro di Torino. Non vogliamo una città vetrina che conserva i privilegi del Fassino di turno, vogliamo una città che dia delle risposte, che soddisfi i bisogni dei mille volti differenti che la abitano e che ogni giorno la arricchiscono.

nnpotetemisuare00Continueremo con le resistenze agli sfratti, additeremo i palazzinari di turno e i responsabili dell’impoverimento della nostra città! Non ci spaventano misure e intimidazioni di ogni genere, siamo dalla parte della ragione, siamo coloro che colorano la nostra città, che la amano e che sicuramente non molleranno!

nnpotetemisuare01Giovedì 28 saremo di nuovo tutti insieme in via Villar 15,  uniti e compatti per difendere lo sfratto di Omosefe e della sua bambina.

Tutt* Liber* subito!

#LibertàDiResistere! #LibertàDiAbitare!

Le Famiglie e gli occupanti dello Spazio Popolare Neruda

Torino, presidio sotto il tribunale. Non potete misurare i nostri passi!

PassivsmisuregifNoi Famiglie dello Spazio Popolare Neruda abbiamo deciso di organizzare un presidio davanti al Palagiustizia “Bruno Caccia”(Corso Vittorio Emanuele II, 130 ) con l’intento di sensibilizzare la cittadinanza tutta sull’attacco portato dalla magistratura torinese nei nostri confronti; un attacco verso chi si mobilita e resiste per far fronte ad un’emergenza abitativa sempre più significativa nella nostra “democratica” città.

All’alba dello scorso giovedì 21 Gennaio sono stati notificati obblighi di firma quotidiani e divieti di dimora a attivisti e occupanti dello sportello Prendocasa Torino. I reati contestati si riferiscono a un episodio di resistenza a uno sfratto avvenuto quest’estate. Ci sembra inaccettabile che chi si spende generosamente per la riappropriazione di diritti fondamentali come quello all’abitare, venga allontanato, ritenuto pericoloso e invece chi sfratta, chi si prende la responsabilità di lasciare intere famiglie, bambini in mezzo ad una strada, occupa posti di prestigio nei palazzi del potere e nei tribunali.

Ormai le regole di questo gioco sono chiare, come chiaro è l’obiettivo di magistratura ed istituzioni: indebolire la nostra lotta e spaventare chi ne fa parte, così da dividere il gruppo di “resistenti e solidali” costantemente in crescita. Questa manovra ci sembra assurda, completamente scevri da vittimismi, ci importa invece denunciare la sproporzione di tali misure cautelari, l’inconsistenza di tali capi d’accusa.

Siamo stufi! Non ci siamo mai fermati di fronte ai continui attacchi da parte di chi ci governa, da parte di chi in giacca e cravatta si fa promotore di una democrazia fittizia. Siamo in tanti, forti di essere dalla parte della ragione, consapevoli di voler difendere la nostra casa e con essa la nostra dignità.

E’ importante urlare a gran voce il nostro no alla Torino dei palazzinari e capitale degli sfratti, alla Torino delle grandi opere, alla Torino delle speculazioni, alla Torino del debito e della San Paolo! Ancor più importante è essere in tanti: ad esclusione della solita casta, siamo tutti sotto attacco!
Rivogliamo tra di noi chi resiste e ogni giorno dà cuore e corpo alla nostra lotta.

Liber* tutt*! Per un muro popolare di dignità, contro la crisi!

#SenzaCasanonSOStare #libertàdiresistere #libertàdiabitare