Carnevale 2013

SAMSUNGPrima festa di carnevale per il quartiere di Pietra Alta a Torino.

Nella periferie dimenticate dalle amministrazioni comunali infatti non si concede nulla oltre al grosso centro commerciale (tant’è che in questo quartiere il carnevale non si è mai festeggiato) che domina il quartiere e che costituisce di fatto anche l’unico posto di aggregazione.

O meglio costituiva, da quando infatti circa un mese fa ha preso vita l’occupazione dell’ex caserma dei vigili urbani lasciata al degrado dal 2005, ogni week-end lo stabile è stato attraversato dai bambini e genitori del quartiere che vengono a giocare e socializzare in un posto finalmente libero dall’ossessione del consumo, ed il carnevale è stata la degna continuazione di questa proposta riuscendo a coinvolgere ancora più famiglie.

Nel frattempo il comune continua la sua guerra contro i poveri imponendo corsi obbligatori e nuove fiscalità per fare cassa su chi vive rivendendo il ferro ed il rame come in questi tempi in molti fanno nel quartiere di Pietraalta e non solo.

Una giornata di festa ma anche un primo passo per mettere in relazione le famiglie di zona che a breve saranno sotto sfratto per cominciare a organizzarsi e fare fronte comune di fronte all’arroganza dei proprietari e dell’ATC in un momento di crisi. A culmine della giornata anche la cena di autofinanziamento all’askatasuna, da ripetersi al più presto proprio tra le mura della nuova occupazione per renderla sempre più vissuta, non solo dalle famiglie che vi abitano, ma da tutto il quartiere.

Migliaia di persone in piazza per il Gabrio. Nuova occupazione in quartiere San Paolo!

Oggi pomeriggio un migliaio di persone  hanno attraversato il quartiere San Paolo di Torino in solidarietà alla campagna I love Gabrio promossa dall’omonimo centro sociale  sotto sgombero da parte del Comune di Torino utilizzando la presenza dell’amianto nello stabile (peraltro messo in sicurezza unicamente delle e dagli occupanti in questi anni a proprie spese) come pretesto.

Il corteo è partito da piazza Sabotino e da lì ha attraversato tutte le occupazioni presenti in quartiere,via muriagliovia frejuscasa bianca occupata ormai dal 2008 , il 34 occupato, tutte occupazioni a scopo abitaivo frutto del  coordinamento dello sportelo caza di zona san paolo che da diversi anni opera all’interno del centro sociale Gabrio. Tra gli spezzoni partecipanti al corteo anche delegazioni di occupanti da Alessandria ed Asti, le famiglie delle diverse occupazioni, gli occupanti della verdi 15  ed anche un nutrito spezzone delle palestre poplari presenti in città nei centri sociali Gabrio ed Askatasuna

A conclusione del corteo è stata occupata un enorme struttura comunale ceduta dal comune ad un fondo di investimento in cui compaiono  i nomi arcinoti di Tronchetti Porvera &co  che ovviamente sarà la prossima speculazione in quartiere con la demolizione completa della struttura per creare nuovi alloggi, un nuovo centro commerciale in cambio unicamente di un minima quota lasciata in edilizia convenzionata.

Questa occupazione, in cui in serata si terrà un concerto benefit per le spese legali degli arrestati del G8 genovese, vuole essere un primo passo di denuncia verso la gestione speculativa e di svendita delle proprie strutture da parte del comune e iniziare col quartiere stesso un percorso di riappriazione di quell’enorme spazio.

da infoaut

Giornata sfratti zero, 200 in piazza a Viareggio

Da prendocasapisa_Stamani piu’ di 200 persone tra studenti, precari e famiglie in emergenza abitativa hanno manifestato con decisione per le vie di Viareggio. Una mobilitazione per mettere un freno alle fallimentari politiche abitative delle istituzioni locali e per denunciare l’aumento delle richieste di sfratto per morosita’. Il dato veramente positivo è stata la presenza in piazza, al fianco delle di famiglie coinvolte nel problema abitativo, di precari dei servizi e del turismo, che stanno portando avanti da mesi una battaglia autorganizzata contro aziende e cgil per il rinnovo dei contratti e per il miglioramento delle condizioni di lavoro, e di studenti medi, in lotta contro la legge aprea e i tagli alla scuola. Era presente anche Cira Antignano, madre di Daniele Franceschi morto due anni fa in un carcere francese, anche lei sotto sfratto.

Subito all’inizio del corteo un gruppo di manifestanti ha occupato uno dei simboli dell abbandono e della speculazione edilizia a Viareggio l’American Hotel sfitto da 10 anni e passato con il tempo da speculatore a speculatore, è stato calato dagli occupanti un enorme striscione di 20m che recitava “la casa è un diritto, stop alla speculazione”.Il corteo rumoroso  deciso arrivato sotto il municipio  ha ottenuto un incontro immediato con Mannino l’amministratore prefettizio di Viareggio.
Di seguito un volantino distribuito:
BLOCCO DEGLI SFRATTI SUBITO!
CASA, DIRITTI E DIGNITA’ RIPRENDIAMOCI QUELLO CHE CI SPETTA!
Sono ormai più di 400 le richieste di sfratto per morosità nella città di Viareggio a questi numeri allarmanti vanno aggiunti inoltre le decine di sfratti già compiuti nel 2012 e i molti casi di famiglie e singoli che si trovano in alberghi o campeggi inseriti nel confusionario piano di emergenza abitativa m

esso in piedi dall’amministrazione Lunardini in questi anni (piano che non ha più fondi dunque una situazione che andrà aggravandosi).
Sembrano i numeri allarmanti di una città metropolitana ma invece arrivano da quella che un tempo era definita la “perla del Tirreno” e che oggi invece è una città abbandonata a se stessa che vede i propri cittadini pagare sulla propria pelle i costi di una crisi drammatica(lavoro, casa, servizi assenti, disuguaglianza crescente ecc…) mentre una politica istituzionale incapace fa finta di niente, si volta di lato o si chiude nelle stanze di partito blaterando per mezzo stampa di candidati e primarie senza affrontare minimamente i problemi reali della popolazione (questo vale sia per il PD e il triste spettacolo locale dei candidati ma anche per il centro-destra ormai boccheggiante e ammutolito, soprattutto dopo l’affare casa-Fantoni).
In questo scenario drammatico c’è chi ha saputo rispondere con solidarietà e determinazione a non farsi schiacciare. Per la prima volta nella nostra città gli stessi cittadini insieme a compagni e organizzazioni solidali hanno cercato di sviluppare una discussione reale sul problema casa (lo sportello Unione Inquilini, il C.A.V e le famiglie solidali determinanti per rimandare gli sfratti) respingendo al mittente l’idea folle alla base di questo sistema che vorrebbe gettare per la strada donne, uomini e bambini. Questa crisi è stata creata da banche, politicanti e finanza e non accettiamo che siano i cittadini a pagare i costi di scelte economiche e politiche folli fatte di sprechi, speculazione edilizia e finanziaria.
Gli unici che possono affrontare e risolvere questi problemi sono dal basso con l autorganizzazione gli stessi cittadini, lavoratori, disoccupati, migranti e studenti che vivono sulla propria pelle i drammi di una crisi che sono stati altri a creare. Oltre a chi vive il problema abitativo in questi mesi abbiamo piacevolmente accolto e sostenuto sul nostro territorio le mobilitazioni spontanee di precari del turismo e dei servizi al cittadino (oss), gli studenti (a Massa hanno occupato e rilanciato uno spazio abbandonato da anni) i ferrovieri e i cittadini sensibili con la tragedia del 29 giugno e con Riccardo Antonini ferroviere licenziato da FS per il suo impegno nella sicurezza.
Quella della mobilitazione e aggregazione dal basso per affrontare i problemi reali del nostro territorio è la migliore strada per rispondere alla crisi e ad una politica istituzionale incapace o peggio ancora connivente rispetto al dramma reale che stiamo vivendo.
Cantiere sociale versiliese

Milano: fiaccolata per Michele

Milano: 1000 persone hanno dato vita la sera di venerdì 8 luglio alla fiaccolta per Michele ucciso di botte una settimana prima dalla polizia  intervenuta per una banale richiesta di intervento per schiamazzi (alle 9 di sera!!).

Decisamente popolare la composizione del corteo (e dello stesso quartiere) a cui hanno partecipato anche i genitori di Aldrovandi e a cui hanno mandato un messaggio di solidarietà letto al termine del corteo anche i genitori di Carlo Giuliani e dalla sorella di Abba.

Il corteo ha attraversato il quartiere  Ponti  chiedendo giustizia per Michele e chiedendo a gran voce a chi avesse visto qualcosa di uscire e testimoniare. Molte le persone che si affacciavno dai balconi in segno di solidarietà applaudendo il corteo o semplicemente accendendo delle candele in comunanza con la fiaccolata.

Il corteo è terminato nel luogo dove Michele è stato ammazzato. Qui sono state lette alcune poesie dalle figlie delle famiglie di occupanti che Michele aveva difeso nel corso della sua militanza contro sfratti e sgomberi. Michele stesso infatti viveva dal ’91 in una casa occupata e due anni fa ha subito un tentativo di sgombero. Da qui la sua attivazione politica che l’ha visto sempre al fianco di chi lotta e resiste per il diritto alla casa. Importante nel quartiere e nel corteo anch il ruolo del comitato inquilini che da anni svolge attività di valorizzazione della vita nei quartieri e di difesa del diritto all’abitare.

Importante anche la componente antagonista presente al corteo sia milanese che con delegazioni da bergamo torino e roma.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Algeria, scontri tra giovani e polizia per il diritto alla casa

altAlla notizia della mancata assegnazione di numerosi alloggi popolari, è esplosa la rabbia degenerata poi in violentissimi scontri con la polizia

La città di Adrar (1540 km a sud-ovest di Algeri) questa notte si è trasformata in un campo di battaglia dove si sono scontrati unità della polizia in assetto antisommossa e giovani manifestanti.

La scintilla che ha acceso gli animi e ha dato inizio ad azioni di guerriglia urbana è stata provocata dalla pubblicazione dell’elenco dei beneficiari dell’assegnazione di case popolari: delle 16 mila richieste ne sono state assegnate solo 375.

Essendo prevedibile un’esplosione di rabbia popolare la polizia aveva già aumentato preventivamente le proprie unità nella città.

Nonostante ciò i dimostranti non si sono scoraggiati e già ieri pomeriggio si sono verificati violenti scontri davanti alla sede della municipalità durante i quali gli agenti hanno utilizzato granate lacrimogene per sedare la protesta che è nuovamente esplosa nella notte, questa volta in punti sparsi della città.

Ciò ha messo a dura prova le forze dell’ordine trovatesi a dover fronteggiare in durissimi scontri giovani armati di pietre bastoni e spranghe.

Il bilancio della nottata di fuoco è di otto agenti feriti e quattordici manifestanti arrestati.

Da Peace Reporter

La casa non si (s)vende

Oggi il progetto prendocasa-Torino con Patrizia ha presidiato l’asta della sua casa nel centro di Torino sotto l’ufficio notarile in via pietro micca 9.  L’intento era ovviamente quello di denunciare come nella pratica amministrativa la speculazione prende forma e questo è uno degli strumenti che usa. Da tempo denunciamo la speculazione in atto sull’intera palazzina in cui Patrizia  vive e ci sembrava importatente portare la nostra presenza e denuncia nel centro della città. Sin dall’inizio dell’asta quindi una quarantina di persone hanno ricordato ai possibli compratori che non troveranno vita facile nel liberare la casa di Patrizia e che fino a quando le istituzioni non troveranno una soluzione alternativa adeguata ci troveranno a presidiare e rinviare i suoi sfratti.

Molte le persone interessate tra i passanti che chiedevano, si informavano e raccontavano vicende simili capitate a loro o persone di loro conoscenza strangolate da queste politiche assassine del debito attraverso cui in questo periodo di crisi si vorrebbe speculare ancora di più.

Verso le 11:30 l’asta si è poi conclusa con un privato che l’ha acquistata per un valore di 128.000 euro. La battaglia continua:

LA CASA È UN DIRITTO


fonte: www.infoaut.org
prendo2Modena_100 persone sfilano per le strade di Modena, al corteo lanciato per il diritto alla casa di prendo Casa Modena. 

Alle ore 16,00 parte il corteo di Prendo casa Modena, e parte proprio dal quartiere che ospita la sede di diversi uffici comunali e L’acer, ente che gestisce le case popolari a Modena. Proprio in alcuni appartamenti dell’acer, in via Fossa Monda, c’è una delle due occupazioni di prendocasa e proprio l’acer è uno di quegli enti su cui prendo casa sta puntando l’obiettivo per denunciare la gestione del problema abitativo nel comune di Modena, una gestione a metà tra comune e acer, che sta producendo sfratti e case vuote a fronte di nuove palazzine e nuove costruzioni atte all’ abitazione.

Il corteo si è articolato poi per le strade di Modena, passando davanti allo Spazio Antagonista Occupato Guernica, spazio che con le sue lotte sostiene e appoggia le lotte del prendo casa, le occupazione e le famiglie in occupazione, a una delle caserme di Modena, l’ottavo campale, nuovamente simbolo di guerre, per poi giungere alla stazione delle corriere, al centro in questo mese delle lotte portate avanti dagli studenti contro il caro biglietti e per la riappropriazione del reddito. La stazione delle corriere, ospita anche il consultorio, davanti al quale la manifestazione ha deciso di fermarsi per un intervento dell’ asse donne Guernica, un intervento per denunciare quelle associazioni contro l’aborto e per portare la solidarietà e l’appoggio alle donne delle famiglie occupanti.

Da qui il corteo è ripartito direzione centro, ed è ripartito con un forte intervento di un occupante, intervento misto arabo italiano, in difesa delle occupazione e di quei soggetti che occupano e difendono le occupazioni, prendo casa e lo Spazio Guernica. Per le vie di Modena il corteo ha portato la voce delle famiglie occupanti con diversi interventi di altri occupanti e di esponenti dei prendo casa, interventi atti a denunciare le politiche abitative e sociali del comune di Modena, rilanciando la lotta sulla casa e ribadendo che le occupazioni non termineranno in città, continueranno fino a quando le politiche sociali e abitative non saranno più a senso unico. Il corteo ha poi raggiunto, prima di terminare il suo percorso, il banchetto di Libera, per portare alla città di Modena, l’esperienza di una prima occupazione in città di case datata 2005, un occupazione conclusa con molte promesse da parte della giunta, promesse poi cadute nel vuoto e con la casa occupata ancora murata e non consegnata alle persone in difficoltà.

Il corteo si è poi concluso in piazza xx settembre, attraversando piazza Grande, la piazza che ospita il comune di Modena e approfittando di un iniziativa, ha voluto denunciare le nefandezze della giunta comunale modenese, una giunta volta solo al profitto e a speculare sulle difficoltà della gente, non è un caso che Modena è la capitale degli appartamenti vuoti e degli sfratti. Piazza xx settembre è stato poi teatro dell’esibizione di uno dei laboratori del Guenrica, il lab. Hip Hop che attraverso canzoni con testi ineggianti alle occupazioni di casa, ha voluto portare la propria solidarietà alle occupazioni.

 

Che il problema a Modena della casa ci sia è un dato di fatto, come lo è quello di un amministrazione complice dell’averlo creato consciamente. Troviamo scritto sui giornali delle belle politiche che il comune di Modena porta in città per risolvere i problemi abitativi, politiche che tendono tutte a svanire nel nulla o meglio, tendono a diventare speculazioni edilizie e palazzine. A tutto ciò si affianca una debole critica che arriva dalle organizzazioni sindacali, incapaci di entrare nel merito del problema, capaci solo di sollevarlo nella speranza di trovare visibilità anche su queste tematiche.

Questo dimostra che gli unici a dare delle risposte alle persone in difficoltà è il prendo casa Modena, che con le occupazione delle case, entra nel problema, che non sono solo occupazioni, ma è proprio la denuncia del problema abitativo in città, facendo emergere gli intrecci tra comune e acer e i molti palazzinari della città.

Infoaut Modena